00:00 17 Dicembre 2015

Il GRANDE FREDDO di fine anno sbarcherà in Italia o finirà “a casa di Dio” a Gerusalemme?

Una colata gelida è prevista raggiungere l'est europeo e poi tuffarsi su Grecia, Turchia e Medio Oriente per la fine dell'anno, sfiorando l'Italia.

L’elevazione dell’anticiclone subtropicale verso nord viene confermata anche stamane dal modello americano ma il disturbo di una corrente da ovest ancora troppo impetuosa potrebbe relegare tutto il freddo sull’est europeo e in seguito su Grecia, Turchia e persino Medio Oriente sino a Gerusalemme.

Lo si dice spesso: "il freddo è finito a casa di Dio", mai definizione potrebbe essere più appropriata per la traiettoria di questa irruzione fredda che sembra proprio destinata a colpire Libano, Siria, Israele portando anche eccezionali nevicate nella città santa di Gerusalemme.

Se non cambieranno le carte la massa gelida, strozzata dal muro anticiclonico, potrebbe bersagliare Russia, Ucraina, Romania, Bulgaria, Mar Nero e più in generale tutta la regione balcanica, la Dalmazia, La Macedonia, per poi piombare su Atene e tutta la Grecia e Istanbul, Ankara, Smirne in Turchia.

E l’Italia? Potrebbe risultare sfiorata tra il 30 dicembre e l’1 gennaio, con maggiore coinvolgimento delle regioni adriatiche e meridionali, così come del resto si prospetta ormai da 48 ore. 

Ad oggi è impossibile ipotizzare che possano esserci coinvolgimenti maggiori, l’anticiclone innanzitutto sale in maniera non favorevole a trasferire il freddo delle latitudini artiche in direzione del nostro Paese ed oltretutto subito dopo viene schiacciato verso est e ricacciato verso di noi dalla spinta delle correnti atlantiche, attese nuovamente più vigorose dopo il breve rilassamento natalizio.

Quando il freddo colpisce Grecia, Turchia e poi Libano ed Israele, si dice che non sia anno per noi: è successo molte volte in passato quando le stagioni invernali sul nostro Paese trascorrevano nella staticità più totale, eppure la statistica è fatta per essere smentita, dunque seguite costantemente gli aggiornamenti, perché basta davvero poco e, almeno una parte di quel gelo, ammesso e concesso che si realizzi lo schema prefigurato dal modello americano, potrà anche decidersi di bussare alla nostra porta, modificando l’assetto barico di questi mesi.

 

Autore : Alessio Grosso