00:00 1 Dicembre 2012

Il fronte di martedì sull’Italia: dinamiche ed evoluzione

Per la giornata di martedì 4 dicembre è atteso transitare sull'Italia un veloce impulso perturbato da nord-ovest verso sud-est distribuendo una rapida passata di precipitazioni su diverse zone d'Italia. Vediamo nel dettaglio il suo comportamento.

In linea con quanto anticipato i giorni scorsi, l’avvio dell’inverno meteorologico esordirà con una zona di alta pressione che inizierà gradualmente ad invadere l’Europa occidentale. Questo aumento di pressione e geopotenziale sul settore iberico determinerà l’imposizione su Mediterraneo ed Europa centrale di un letto di correnti mediamente settentrionali.
 
Una sostanziale "distorsione" del getto d’alta quota potrebbe favorire il transito sul nostro Paese di una serie di impulsi con direttrice nord-occidentale. Dopo una relativa pausa prevista tra domenica 2 dicembre e lunedì 3, l’arrivo di mercoledì 4 esordirà con il passaggio di un primo impulso perturbato dominato dalla nuova direttrice NW-SE.

Quali conseguenze sul nostro Paese?

La provenienza di un veloce fronte freddo dal quadrante nord-occidentale favorirà questa volta un coinvolgimento più diretto delle regioni centrali e meridionali con nubi e precipitazioni mentre il nord (con particolare riferimento al nord-ovest italiano) sperimenterà ampie schiarite in un contesto favonico e terso. Il passaggio di questo fronte rappresenta a livello pratico la prima conseguenza di una sostanziale e profonda modifica nell’impostazione circolatoria delle correnti che hanno dominato sinora. 
 
L’impulso perturbato sarà piuttosto veloce nell’attraversare lo stivale. Durante il suo passaggio attiverà una vivace ventilazione di Libeccio lungo le coste tirreniche con veloce passata piovosa su bassa Toscana, Lazio, Campania, Calabria e nord Sicilia durante il pomeriggio di martedì. Precipitazioni nevose abbondanti attese anche lungo i rilievi confinali dell’alta Valle d’Aosta. 

In questo panorama ci sarà da aspettarsi un coinvolgimento più marcato delle regioni centrali e meridionali con l’avvio di un fisiologico periodo secco sulle regioni del nord, dopo le abbondanti precipitazioni dell’autunno. 
 
 

Autore : William Demasi