00:00 16 Gennaio 2018

Il FREDDO del fine settimana durerà? Favorirà successive nevicate?

Durerà poco e non dovrebbe favorire fiocchi sino in pianura: ci metterà troppo infatti la saccatura successiva a sfondare nel Mediterraneo.

Per la neve di addolcimento in pianura occorrono automatismi che il tempo sembra avere smarrito.

Una saccatura infatti deve incalzare quasi subito l’altra, senza che intervengano in mezzo avvezioni di aria troppo mite o comunque inserimenti di cunei anticiclonici che facciano aumentare inevitabilmente le temperature a tutte le quote. 

L’aria fredda in arrivo durante il fine settimana raggiungerà il suo momento di massima estensione ed intensità nelle prime ore del mattino di lunedì 22 gennaio ma sarà seguita da un afflusso di aria decisamente più mite da ovest, che andrà ad insidiare la formazione del cuscino freddo sulle pianure.

All’arrivo della saccatura in grado di produrre precipitazioni (attesa forse per GIOVEDI 25) potrebbe essere troppo tardi per conservare le temperature utili alle nevicate al suolo, ma sulle Alpi l’isoterma di zero gradi si collocherà facilmente sin verso i 1200m con possibile omotermia sino alle quote di fondovalle e possibili nevicate importanti sino alle basse quote. 

L’idea è questa: neve sulle Alpi a quote basse, neve anche sul nord Appennino a quote interessanti e come sempre sul Piemonte occidentale, per il resto pioggia.

L’avvezione mite porterà in alto le nevicate appenniniche sui settori centrali e meridionali.  

Seguite comunque tutti gli aggiornamenti, si tratta solo delle prime riflessioni in base a ciò che mostrano le mappe.

Autore : Alessio Grosso