00:00 1 Marzo 2013

Il freddo cova tra i ghiacci…

Il modello canadese crede ancora ad un colpo di coda invernale, gli altri hanno fatto retromarcia, ma le possibilità restano intatte.

Le mappe del modello canadese per lunedì 11 marzo mostrano la depressione in arrivo da ovest, risucchiare aria molto fredda su centro Europa e parte di quella mediterranea. La successiva mappa, relativa alle termiche a 1500m, mette in mostra la medesima situazione.

Era logico che, stante la distanza temporale che ci separa dall’evento, almeno una decina di giorni, ci fosse un dietrofront anche abbastanza netto dei modelli, tranne di quello canadese, che continua a credere nell’inserimento di aria fredda di origine artica continentale sull’Europa centrale e poi balcanica,  oltre che su parte del Mediterrano; il tutto dal 10 marzo in poi.

L’azione di risucchio operata da una depressione presente a ridosso del nostro Paese, potrebbe comportare conseguenze perturbate anche di tipo nevoso a bassa quota, a partire dal settentrione. Lo diciamo ormai da 48 ore, stamane c’è stata la retromarcia ma la congiuntura barica e soprattutto gli indici dicono che le possibilità di un simile evento ci sono eccome.

La massa d’aria fredda in discesa dalle latitudini polari sembrerebbe fra l’altro una delle più importanti della stagione, e l’azione di blocco dell’anticiclone sull’ovest del Continente, favorirebbe quella zonalità bassa che tanto adora dialogare con queste masse fredde di matrice artica.

Certo il modello americano vede la massa gelida tuffarsi molto più ad ovest, addirittura in pieno Atlantico e poi sul Regno Unito, stravolgendo di migliaia di km l’ipotesi tracciata ieri, ma a questi balletti ci siamo abituati, resta il fatto che il Mediterraneo resterà vulnerabile ancora per diversi giorni di marzo.

Autore : Alessio Grosso