00:00 10 Ottobre 2017

Il foehn “caldo”: perchè?

Ecco la classica situazione per vivere una giornata di primavera in pieno inverno al nord.

Come sappiamo il Foehn è quel vento secco (e spesso molto mite) di caduta dalle montagne, che in alcuni casi si manifesta con raffiche estremamente violente, ma che di solito porta ad avere una visibilità estremamente ampia, tale da permettere la visione di nubi o rilievi distanti fino a 300-400 km.

Ci sono alcuni episodi favonici caratterizzati da sbuffi di aria quasi calda in pieno inverno, come mai?

Il tutto si verifica a causa di una parziale rimonta anticiclonica dinamica, mentre sta transitando un fronte caldo; in questi casi infatti il vento si manifesta portando ad aumenti di temperatura repentini e consistenti su gran parte della fascia prealpina e pedemontana occidentale e talvolta sin sulla pianura piemontese e lombarda.

Ma come si può descrivere la situazione che porta alla sua nascita? In pratica bisogna immaginare che un fronte caldo vada a cozzare sulle Alpi, accompagnato da correnti da WNW, nell’ambito di una corrente a getto, un "fiume" di venti d’alta quota, che spesso si manifesta con nubi alte e sfilacciate e che solo a ridosso dei crinali e sui versanti esteri delle Alpi scaricano precipitazioni.

Proprio questa umidità sarà all’origine di un’esaltazione dell’effetto foehn sul versante meridionale delle Alpi, con temperature che anche in pieno gennaio schizzano a 20°C ed oltre.

La rimonta anticiclonica dinamica parziale, cioè che abbraccia solo parzialmente le Alpi piazzando il classico "nasone sinottico" appena a nord della barriera montuosa, è in grado di portare un vento di foehn particolarmente tiepido per la stagione.

Autore : Alessio Grosso