00:00 12 Dicembre 2020

Il BLIZZARD che paralizzò Milano in quel 13 dicembre 2001

Schegge di quell'incredibile, pazzo pomeriggio bianco.

Milano trasformata in una città siberiana. Sulla città cala la sera, dopo un giorno soleggiato che, agli ignari cittadina, non fa certo pensare ad un simile, repentino, stravolgimento atmosferico, che porta dapprima un gran vento, poi una tempesta di neve in piena regola.

Ecco una sorta di mini diario di quelle ore, pubblicato su MeteoLive più volte a ricordo di quell’avvenimento unico, che trova precedenti solo nella tempesta notturna dei primi di febbraio del 1991, che non comportò però simili disagi.

Sono le 17: tutto in strada sembra tranquillo, il cielo è sereno anche se spira un moderato vento da est.

Alle 17.30 il vento tocca punte di 60 km/h il cielo si copre rapidamente, le foglie secche dei pioppi che avevano resistito all’ultimo Foehn, si schiantano al suolo.

Alle 18 al vento si unisce la neve, ed è una tormenta come raramente si è vista sulla città, tutti la ricorderanno a lungo. Si spezzano molti rami dagli alberi, la neve seppellisce tutto, non si vede il Duomo ad una distanza di 200 m, il turbinio bianco trasforma tutte le strade, si infila nei cortili, sotto le porte; la gente non riesce assolutamente a proseguire a piedi e trova riparo in qualche portone.

Alle 18.10 la circolazione è già bloccata: i pendolari impiegano ore per rientrare a casa, molte le macchine che vanno in testa coda, numerosi i tamponamenti a catena. I rovesci si susseguono senza sosta: sembra davvero un "blizzard", allibiti quanti si trovavano in metropolitana ed escono all’aperto ignari di quanto sta accadendo.

E’ una tempesta di neve di violenza inaudita da sigillare ed imprimere per sempre nella memoria. Davvero uno spettacolo…

Alle 22 i fenomeni cessano ma il vento fa sentire ancora il suo ululato per circa mezz’ora, trasportando ovunque la neve caduta.

Poi tutto torna tranquillo.

Autore : Alessio Grosso