00:00 5 Settembre 2014

I modelli litigano sul peggioramento di metà mese: chi avrà ragione?

Confermata la fase più stabile per gran parte della settimana prossima. Dubbi modellistici sul peggioramento successivo. Ecco una comparata tra le elaborazioni più importanti.

Ci risiamo! La stagione autunnale muove i primi passi e subito le elaborazioni non sanno che pesci prenedere sul medio e lungo termine. Il cambio stagiomale mette spesso in crisi i modelli, che devono sbrogliare matasse complicate al fine di emettere una previsione il più possibile vicina alla realtà.

La fase stabile della settimana prossima è contemplata abbastanza bene da quasi tutti gli elaborati. Il peggioramento successivo invece presenta ancora alcune divergenze, per altro comprensibili, tra un modello e l’altro. In questa sede compareremo i tre modelli più importanti presenti in rete, ovvero l’Americano, l’Europeo e il Canadese. La giornata presa come campione è venerdì 12 settembre.

La prima cartina inquadra la situazione sinottica contemplata dal modello Americano per la giornata in parola. Secondo l’elaborazione di oltre Oceano, il nord Italia e parte del centro non avrebbero scampo: queste regioni sarebbero raggiunte da correnti occidentali umide foriere di piogge e qualche temporale. Al meridione e sulle Isole la situazione sarebbe invece migliore, specie al sud per via della curvatura anticiclonica delle correnti.

La seconda cartina inquadra la sinottica attesa sull’Italia, sempre per venerdì 12, secondo il modello Canadese. Come vedete, non vi sono grosse differenze con l’Americano.

Il peggioramento al massimo sarebbe ritardato di qualche ora, ma l’arrivo di una depressione da ovest farebbe insorgere correnti meridionali sullo Stivale, con conseguenze non buone per il nord e le regioni del versante tirrenico.

Il meridione e le Isole avrebbero ( anche secondo questo elaborato) condizioni nettamente migliori e persino piuttosto calde.

A complicare le cose ci pensa questa mattina il modello Europeo. Questo elaborato contempla una situazione completamente diversa rispetto a quanto detto in precedenza.

L’alta pressione sul Mediterraneo opporrebbe una strenua resistenza all’avanzata della depressione presente ad ovest. La giornata di venerdì 12 trascorrerebbe quindi sotto un bel sole su tutta la nostra Penisola.

Solo successivamente, sempre secondo questo elaborato, la figura di maltempo potrebbe riuscire a penetrare nel Continente, ritardando però il cambiamento di circa 36-48 ore.

Chi avrà ragione? Al momento diamo 60% di probabilità alla tesi americano-canadese e 40% a quella europea, ma ovviamente sarà nostra premura aggiornare il tutto, alla luce delle nuove corse modellistiche.

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Autore : Paolo Bonino