00:00 26 Aprile 2007

GROSSO: “possibile un maggio complessivamente piovoso”

Intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: allora Grosso il ponte del Primo maggio trascorrerà con il sole?
GROSSO: in gran parte si. Diciamo che le buone notizie sono due stamane. La prima è appunto il tempo soleggiato per chi ha scelto di trascorrere questi giorni all’aperto e in vacanza, la seconda è che finalmente dal 3-4 maggio si avranno occasioni per rivedere la pioggia.

REDAZIONE: non si tratta di un falso allarme?
GROSSO: non credo, questa volta il modello, oltre a vedere il tutto con largo anticipo, continua a confermare l’evoluzione piovosa run dopo run e per questo dobbiamo essere fiduciosi. Certo, non sarà un singolo episodio piovoso a vincere il problema della siccità, ma oggi è tutta la proiezione su maggio che lascia ben sperare: anticiclone spostato verso nord e convergenza verso il Mediterraneo centrale di saccature da ovest, masse d’aria fresche da est e anche depressioni africane.

REDAZIONE: insomma maggio potrebbe esserci di grande aiuto per far quadrare il bilancio idrico.
GROSSO: assolutamente si. E’ ancora il mese in cui i contrasti termici tra le varie latitudini sono ancora molto accesi, dal nord Africa risale spesso aria molto calda e l’interazione con quella fredda che scende dal nord Europa talvolta favorisce precipitazioni abbondanti, come è avvenuto molte volte in passato.

REDAZIONE: per lei l’allarme siccità è giustificato?
GROSSO: certamente e la Protezione Civile sta facendo un ottimo lavoro di informazione e pianificazione sul campo dell’emergenza. Dovrebbe invece essere compito del Governo e nella fattispecie del Ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura occuparsi di risolvere il problema a monte: eliminare alcune colture che necessitano di troppa acqua e proporne di nuove, razionalizzare la risorsa idrica, aggiornando le norme che ne regolano l’utilizzo dalle aziende ai privati cittadini, intervenire con opere di manutenzione sugli acquedotti, promuovere la messa in opera di desanilizzatori come avviene in Israele, creare una coscienza civica sull’importanza di un bene prezioso come l’acqua, senza contare le chiacchiere inutili sull’accumulo di anidride quando non si fa nulla per risolvere il più grave problema sanitario dei nostri tempi: l’emergenza rifiuti. E’ ora che si affronti una volta per tutte anche il problema dell’energia. Ci dicano che direzione vuole prendere l’Italia. Il punto è che nessuno vuole sporcarsi le mani, rischiare di essere impopolare, pena la perdita di consenso elettorale…e intanto lo scempio continua e ogni anno chiediamo l’elemosina all’estero per non rimanere senza elettricità.
Autore : Redazione