00:00 5 Ottobre 2007

GROSSO: “è possibile che autunno e prima parte dell’inverno risultino un po’ più freddi del normale”

Tradizionale intervista settimanale con Alessio Grosso.

REDAZIONE: allora Grosso cosa dobbiamo aspettarci per il week-end?
GROSSO: l’arrivo della goccia fredda spagnola rinvigorita da un po’ d’aria fredda che affluirà da nord-est renderà instabile il tempo su tutto il Paese con fenomeni che domenica tenderanno però a concentrarsi sulle regioni centro-meridionali. Ritroveremo anche temperature di stagione dopo l’impennata degli ultimi giorni.

REDAZIONE: e la prossima settimana?
GROSSO: l’anticiclone delle Azzorre tenderà a sbilanciarsi temporaneamente verso nord in concidenza di un picco di NAO negativa attesa per mercoledì 10 ottobre, di conseguenza sull’Italia si insinuerà una depressione che poi avrà un moto retrogrado andando ad approdare nuovamente sull’Iberia. Ritroveremo così qualche pioggia e temperature in ulteriore calo. Lo sbilanciamento dell’anticiclone però non durerà molto e il rinvigorimento della corrente a getto tenderà a spingerlo nuovamente verso di noi portando ad una graduale stabilizzazione del tempo entro sabato 13.

REDAZIONE: risulta dunque sempre difficile usurpare l’alta pressione del suo trono mediterraneo.
GROSSO: beh, certamente, anche se in questo caso più che sedersi sull’Italia potrebbe scegliere di sdraiarsi sul centro Europa, concedendo all’aria fredda qualche incursione da est lungo il versante adriatico e al sud, ma è tutto da dimostrare.

REDAZIONE: per correttezza è bene ricordare che fino a qualche giorno fa lei pensava ad una evoluzione diversa con l’anticiclone russo scandinavo a giocare un ruolo più importante.
GROSSO: è vero, gli indici sembravano andare in tal senso: vortice polare apatico, alta di blocco a nord e possibili passaggi perturbati alle basse latitudini, oggi le prospettive sono cambiate, la corrente a getto pare debba velocizzarsi molto e serpeggiare poco. Questo non è un bel segno per le nostre piogge autunnali, così come è sempre bene monitorare la NINA, se dovesse intensificarsi, avremo anticicloni ancora più forti. Conforta invece la discesa verso sud della linea di convergenza intertropicale, questo in soldoni si traduce in meno ingerenze africane sull’Italia.

REDAZIONE: e sul lungo termine?
GROSSO: le previsioni stagionali americane riferite alle anomalie termiche a 2m indicano per l’Europa centrale e l’Italia valori leggermente sotto la media sino a tutto dicembre. Dunque è probabile ma non certo che la restante parte dell’autunno e l’inizio dell’inverno risultino un po’ freddini.
Autore : Redazione