00:00 16 Gennaio 2012

GROSSO: “l’Europa entra ora nell’inverno vero, evidente tendenza alla retrogressione dal 20 in poi”

Tradizionale intervista settimanale ad Alessio Grosso.

REDAZIONE: pare di capire che quello che stiamo vivendo in queste ore sarebbe un po’ un freddo antipasto rispetto a quanto potrebbe succedere nella terza decade del mese.
GROSSO: diciamo piuttosto che è l’antipasto rispetto al dinamismo che ci apprestiamo a vivere dal prossimo fine settimana, una vivacità fatta anche di vento, freddo e neve, ma soprattutto segnala la fine, almeno parziale e temporaneo del netto ed esagerato, quasi esasperante dominio dell’alta pressione, che rimarrà sempre lì grassa e brutta a ridosso dell’Iberia, ma che consentirà all’inverno di esprimere il suo potenziale.

REDAZIONE: chi vedrà la neve?
GROSSO: per ora i soliti noti, lo dico con simpatia. Con correnti da nord-ovest a forte impatto saranno protagonisti venerdì 20 i crinali alpini di confine, sabato 21 le regioni centro-meridionali, con neve a quote sempre più basse sul medio Adriatico e schiarite sulle centrali tirreniche. In serata probabilmente la neve scenderà sui litorali in Adriatico. Sarà netto poi anche il peggioramento al sud con forti precipitazioni, anche nevose sino a 300-500m. Andrà così anche domenica ma con l’approfondimento di un minimo sul centro Italia con perno sulle centrali adriatiche che dispenserà nevicate talora abbondanti su tutto l’Appennino centrale e sino alla Romagna, con particolare coinvolgimento dell’Adriatico ma con possibile coinvolgimento anche di parte del settore tirrenico, nevicherà anche sul settore meridionale anche a quote basse, ma non pianeggianti, al nord solo freddo sterile.

REDAZIONE: lo ha scritto in prima pagina oggi, sembra l’inverno delle Adriatiche, del nord delle Alpi.
GROSSO: aggiungo che l’inverno vero per l’Europa inizia proprio ora, dal 20 oltretutto si nota questa tendenza dell’Atlantico a perdere spinta, mentre ne guadagnerebbero le correnti fredde in retrogressione dall’Europa dell’est e in questo gioca un ruolo fondamentale anche la QBO, relativa all’orientamento dei venti nella stratosfera subtropicale. Insomma si muovono le pedine e per un freddo che mette radici c’è un Mediterraneo pronto a rispondere con le sue depressioni.

REDAZIONE: ci sarà trippa anche per il nord? Nel senso che anche il nord avrà presto la sua neve?
GROSSO: il nord ha due possibilità: scartando quella del 21-22, dove peraltro la configurazione non è ancora poi così certa, potrebbe sfruttare la discesa di una seconda saccatura il 24-25, oppure approfittare di quel malloppo freddo in rientro da est e in quel caso lavorerebbe il ligure con una depressione nevosa. Diciamo che in questo caso godrebbe più l’Appennino e la fascia pianeggiante. L’importante è che comunque la situazione si sblocchi e ci vuole fortuna negli incastri.

REDAZIONE: e la neve a Roma e Firenze? 
GROSSO:  qui occorre una depressione tirrenica che i modelli vedono solo nelle carta cosiddette "fantasia", quelle leggermente "alterate" per intenderci. Comunque sia in un quadro termico che pare più votato al freddo non vedo affatto impossibile un coinvolgimento di entrambe le città, sia pure magari in tempi e modi diversi.

REDAZIONE: che ne pensa di questo pullulare di vaticinatori di eventi estremi che giocano a chi urla di più?
GROSSO: credo che il giudizio l’abbia ormai dato la gente, i lettori, non ci tornerei più su. Chi vuole sa dove trovare la meteorologia non urlata, tutto qui. I lettori stessi mi hanno consigliato di non perdere più ulteriore tempo nel segnalare modalità di previsione e atteggiamento già note.

Autore : Redazione MeteoLive.it