00:00 31 Gennaio 2008

GROSSO: “anche se arrivasse la neve l’inverno resta comunque in crisi”

Tradizionale intervista al nostro Caporedattore Alessio Grosso.

REDAZIONE: qualche lettore si chiede come mai le previsioni circa l’andamento dei prossimi giorni siano cambiate così radicalmente.
GROSSO: prima di tutto il meteo è qualcosa in continuo divenire ma è proprio questo che ci dà l’occasione di rendere la disciplina più appassionante agli occhi del pubblico. Se però non si è grado di capire che nell’arco di 24-48 ore tutto può essere stravolto, significa che non si è colto questo messaggio. Noi proviamo ad interpretare i modelli e questi qualche volta sembrano darci risposte univoche, altre volte meno; anche quando l’evoluzione appare sufficientemente certa qualche ora dopo il modello stesso ne propone un’altra che può differire totalmente dalla visione precedente. MeteoLive però è e deve restare LIVE, ha il dovere di informare con prontezza e in qualche modo di appassionare anche il lettore con qualche titolo un po’ roboante, altrimenti la vita sarebbe proprio piatta. Le previsioni per i prossimi giorni non sono cambiate affatto, sono cambiate le temperature e dunque quella che sembrava neve è diventata pioggia al piano, tutto qui.

REDAZIONE; però si diceva anche: non diamo l’inverno per morto, mentre stamane la testata esce in modo quasi rassegnato dando l’inverno in coma quasi irreversibile, o definendolo pronto per la rottamazione.
GROSSO: si, diciamo che si tratti di un titolo dato anche per frustrazione e volevamo trasmettere ai lettori anche la nostra sensazione umana, non ci aspettavamo un’ulteriore ripresa del vortice polare e dunque un andamento della AO tanto positivo anche in prospettiva, per febbraio, ma ci sta. Diciamo che siamo arrabbiati con l’inverno che prometteva molto inizialmente ma poi è stato umiliato in questo gennaio da una Nina strong, da un vortice polare impazzito e come sempre di conseguenza dalle smanie dell’anticiclone subtropicale.

REDAZIONE: questo però non esclude qualche sfuriata fredda entro la fine di febbraio.
GROSSO: ma certo che non la esclude, ma vorrei ricordare che se anche nevicasse in pianura una volta o arrivasse una singola avvezione fredda a metà febbraio, questo non cambierebbe il giudizio sulla seconda parte di questo inverno che è stato decisamente mite non solo in Italia ma anche su molte zone d’Europa (fino a 3°C oltre la media del periodo), riproponendo gli scenari di quello scorso.
Autore : Alessio Grosso