00:00 11 Maggio 2010

GROENLANDIA: parla la storia, altro che favoletta…

Continua da parte serrista la mistificazione della realtà storica.

Far credere di vivere in un mondo malato al limite delle convulsioni e dal delirio per la febbre è la tecnica di chi vive di catastrofismo.

I problemi certo ci sono ma le soluzioni non mancano e prima o poi arriverà una svolta energetica. Il clima però continuerà a fare esattamente quello che vuole semplicemente perchè è in discreta salute e ha voglia di cambiare costantemente, infischiandosene dell’uomo e senza pensare minimamente alle conseguenze delle sua variabilità per noi poveri mortali. Non si può però negare la storia.

Dire che la Groenlandia non è stata una Terra verde almeno nel suo lembo meridionale anche in tempi non sospetti, cioè quando le attività dell’uomo non potevano comunque incidere sul riscaldamento del Pianeta. è fuorviante. Nel 981 Erik Rauda doppiò Capo Farewell e si trovò di fronte ad una terra amena, libera da ghiacci e ricca di pascoli naturali e la ribattezzò terra verde. E’ appena il caso di aggiungere che chiaramente Erik non poteva sapere che all’interno vi fosse molto ghiaccio, non c’erano mica gli elicotteri per le ricognizioni allora. Nel giro di un paio di stagioni circa 500 islandesi si stabilirano a Julianehab ed altri a Godthab, l’antica NUUK.

Per oltre 250 anni in Groenlandia prosperò una repubblica scandinava indipendente e dunque nel primo medioevo ben 3000 europei vivevano sulla costa sud-occidentale di pesca e pastorizia. Nel 1261 furono i norvegesi a mandare in crisi la loro economia e la Norvegia da allora detenne il monopolio del commercio.

Poi i norvegesi persero interesse per quelle zone e le condizioni climatiche peggiorarono. (PEG, piccola età glaciale). Si fecero avanti gli Inuit. Alla fine della PEG vi fu una ripresa dell’attività dell’isola e le temperature elevate registrate intorno al 1930 resero possibile una maggiore colonizzazione europea.

Negli anni 70 però il raffreddamento mandò in crisi le popolazioni di merluzzo nei mari Groenlandesi.

Oggi, in un clima nuovamente più caldo, le attività commerciali risultano floride.

Autore : Alessio Grosso