Graduale ritorno a temperture in linea con la media del periodo, ma… che fatica!
Il tempo ha poca voglia di cambiar pagina, e lo dimostrerà in questa settimana, nonostante la tendenza in atto (che sembra quasi forzata) verso un lieve riscaldamento che dovrebbe concretizzarsi nella prossima settimana.
Complice il regime depressionario da più giorni insediatosi nel Mediterraneo centrale, senza possibilità apparenti di fuga, e complice il continuo richiamo di aria relativamente fredda dall’Est europeo, sull’Italia permangono condizioni termiche fredde per la stagione.
Le nevicate che nell’ultima settimana hanno interessato Alpi e Appennino, dalla Calabria alla Valle d’Aosta, fino a quote collinari, hanno dimostrato di come in quota si siano vissute e si stiano vivendo tuttora condizioni climatiche più tipiche dell’inverno che non di una primavera matura. Il freddo invernale ha fatto la sua comparsa anche nei fondovalle, dispensando gelate notturne a volte accompagnate (come accaduto per l’Appennino Centrale) da banchi di nebbia e umidità. In altri casi è prevalsa la forte ventilazione, come per esempio sul versante padano dell’Appennino Tosco-Emiliano, specie sul settore romagnolo, complice la Bora sostenuta che ha fatto piombare la stessa Romagna in una sorta di inverno posticipato.
In pianura e nelle città le minime hanno toccato valori prossimi allo zero, ma il gap negativo con i valori normali è emerso più che altro nei valori diurni, complice la spessa copertura nuvolosa ed i fenomeni che hanno dominato la scena in diverse fasi su buona parte dello Stivale.
Adesso è il momento di tracciare un bilancio, visto che la situazione sembra volgere ad un lento miglioramento che vedrà il graduale rientro nei binari delle temperature, che, grado dopo grado, si riporteranno in sella ai valori abituali del periodo.
Il recupero termico maturerà tuttavia in un lasso di tempo piuttosto lungo, se rapportato al modesto riscaldamento previsto. Praticamente, per avere una risalita media di 3-4°C, dovremo attendere il prossimo week-end, probabilmente la giornata di domenica.
Nel frattempo, una nuova fase perturbata avrà interessato il centro-sud e parte del nord (giovedi e venerdi), facendo nuovamente scendere (temporaneamente) le temperature diurne.
Insomma, il cammino verso la primavera mite e soleggiata che molti di voi immaginano sarà lungo e piuttosto tortuoso.
Autore : Emanuele Latini