00:00 19 Novembre 2012

Gli ostacoli che l’inverno deve superare per arrivare in Italia

Alcune riflessioni.

Innanzitutto bisogna capire:
1 se ci sarà questo ricompattamento del vortice polare in tempi brevi e dalle mappe questo non si vede affatto

2 se le saccature continueranno ad affondare sull’ovest del Continente, spedendoci addosso di riflesso aria mite, e questa linea di tendenza lavora ancora "sotto traccia" in modo un po’ preoccupante nelle emissioni modellistiche.

3 se le saccature sfonderanno in modo netto sul Mediterraneo, aprendo la strada a successive incursioni da nord, favorite dalla presenza di un’alta pressione di blocco sull’est europeo e dal lavoro di sponda dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico. Tutto questo si vede ma ancora si deve confrontare con l’ipotesi succitata degli affondi troppo occidentali

4 se l’alta pressione lascerà il Mediterraneo centrale libero dal suo dominio almeno per un certo periodo e questo si nota dalle mappe che oltretutto, come ricordato anche dal collega Angelini, depongono per un posizionamento favorevole a far infilare l’aria fredda proprio in casa nostra

5 se l’aria fredda in arrivo risulterà sufficiente e di "buona qualità" per dare uno scossone, una svolta alla stagione autunnale, caratterizzata sino ad ora da temperature miti e frequenti situazioni depressionarie talora anche pericolose per il territorio. Qui, aldilà di qualche corsa estrema dei modelli, si nota una certa fatica nel prevedere un corposo ingresso di aria fredda, che andrebbe a concretizzarsi in modo più netto solo da mercoledì 28 novembre.

Se questi cinque interrogativi troveranno una risposta certa e credibile l’inverno potrà partire col piede giusto e anche con un certo anticipo, nel caso contrario vorrà dire che bisognerà ancora sperimentare una fase autunnale, della durata comunque non superiore ai 10 giorni. 

Autore : Alessio Grosso