00:00 27 Aprile 2015

Gli integralisti della CO2 sembrano non avere MAI un dubbio

Impossibile far passare qualunque critica alla teoria del Global Warming Antropico.

Meno male che almeno il Minimo di Maunder l’hanno salvato, mentre per loro il guadagno del pack antartico è riconducibile solo ad una diminuzione della massa, che ne avrebbe favorito una "distensione" verso il mare aperto, ma su tutto il resto è stroncatura totale.
Intendiamoci; questi signori portano dati importanti, ma ridimensionano o ridicolizzano in modo troppo presuntuoso le osservazioni critiche, facendo invece passare per assolutamente certi i loro postulati.  

Così la curva di crescita dell’anidride carbonica a Mauna Loa è diventata la bandiera dell’ambientalismo, e nessuna critica al legame tra rialzo termico e rialzo di CO2, oppure tra riduzione delle emissioni di CO2 antropiche e livello di CO2, viene ammessa.

Non si può nemmeno citare la fase di grande preoccupazione degli scienziati per l’effimero raffreddamento terrestre negli anni 70, perchè subito viene portato come esempio il grafico riassuntivo degli articoli apparsi in quel periodo: la maggioranza si stava ancora preoccupando del caldo che sarebbe venuto…dopo. Sorge più di un dubbio a tal proposito: quale direttore di testata, vedendo fuori dalla finestra tonnellate di neve, avrebbe concesso di pubblicare articoli sul global warming? Noi rispetto a quel periodo, come già pubblicato su ML, abbiamo trovato molti articoli preoccupati soprattutto per la nuova era glaciale imminente.

Questi signori peraltro sono sicuri che la fase interglaciale in cui stiamo vivendo sia terminata, ma che la fase glaciale che dovrebbe seguire sia stoppata dal global warming e che nessun effetto di retroazione o feedback potrà più concretizzarsi se non votato ad un ulteriore riscaldamento del pianeta.

Gli elementi che possono incidere sul clima del Pianeta sono infiniti, eppure quelli che potrebbero recare un raffreddamento vengono rapidamente accantonati (raggi cosmici, vapore acqueo, albedo, movimenti astronomici), mentre si insiste solo e sempre nella direzione della CO2, le cui concentrazioni sarebbero da dimezzare a tutti i costi per determinare, secondo loro, non tanto un raffreddamento del Pianeta, quanto per limitare gli effetti di un riscaldamento senza fine.

In realtà dal 1998, solo negli ultimi mesi le temperature hanno davvero compiuto un importante balzo verso l’alto e gli elementi di scetticismo sulla teoria serra non sono certo diminuiti. Questo è bene saperlo.
 

Autore : Alessio Grosso