00:00 23 Gennaio 2003

Gli effetti della depressione sul meridione

Riuscirà a risucchiare aria fredda verso l’Italia?

In queste ore sta nascendo la depressione che nei prossimi giorni influenzerà il tempo sullo Stivale.

Come si vede dalla foto adesso è centrata sulla Toscana e tende ad approfondirsi grazie all’alimentazione di aria polare marittima che sta affluendo dalla Valle del Rodano; sulla regione si stanno infatti manifestando rovesci temporaleschi, con brevi ma improvvise precipitazioni nevose a quote attorno ai 1000 metri, segno tangibile dell’aria fredda che sta transitando in quota.

Comunque entro la tarda serata questo minimo si porterà rapidamente sulla Sicilia, attorno alla quale graviterà per 2-3 giorni.

La conseguenza più evidente del suo approfondimento sarà il richiamo di aria più fredda e moderatamente secca dall’Europa orientale, che porterà ad un aumento della pressione tra le Alpi e la Pianura Padana, e quindi ad un rinforzo notevole del vento da est già entro la serata odierna un po’ su tutte le regioni.

I rovesci ed i temporali intanto abbandoneranno gradualmente la Toscana e l’alto Lazio, mentre conquisteranno tutto il sud ed il litorale abruzzese.

Nel corso della giornata di venerdì il vento rinforzerà ulteriormente, specie sulle regioni adriatiche, dove rapidamente si addenseranno molte nubi; sul settore meridionale delle Marche, l’Abruzzo ed il Molise durante questa fase la quota della neve scenderà gradualmente, portandosi dai 700-800 metri del mattino fino a 300-400 metri in serata, quando fra Ancona e Pescara qualche fiocco potrebbe addirittura arrivare in prossimità del litorale; nel pesarese invece la copertura nuvolosa probabilmente non sarà in grado di dare fenomeni rilevanti, così come sulla Romagna.

Nel frattempo al sud continueranno rovesci temporaleschi, associati a qualche breve grandinata ed intervallati da poche schiarite, specie sulle coste; in montagna invece la neve cadrà solo al di sopra dei 1200 metri, tranne sulla Puglia (in particolare quella garganica), dove si potrebbe arrivare fino a 700-800 metri.

Al nord, su Toscana, Lazio (specie sulla costa) e Sardegna il tempo sarà discreto, con cielo limpido e poche nubi di passaggio, perlopiù concentrate sulla costa orientale dell’Isola e le zone interne appenniniche.

Sabato non ci saranno cambiamenti sostanziali, quindi le nevicate sull’Abruzzo saranno ancora possibili a quote molto basse, mentre sul settore meridionale delle Marche le precipitazioni andranno lentamente attenuandosi, rimanendo comunque nevose fin quasi al litorale.
L’unico sostanziale cambiamento sarà probabilmente l’abbassamento del limite della neve fin verso i 400 metri sulla Puglia garganica e l’Irpinia.

In serata però si avvicinerà una perturbazione da N-NW sulle Alpi; questa porterà solo qualche nevicata sui crinali di confine alpini, dove poi tenderà a dissolversi in parte.

Domenica il “buco” creatosi nell’anticiclone sull’Europa centrale a causa del passaggio di tale sistema frontale, aprirà la strada ad un secondo fronte (stavolta caldo) che in serata transiterà al nord, attivando correnti di Foehn sempre più intense sulla pianura piemontese e quella lombarda.

Al centro ci sarà un graduale miglioramento, con nuove nubi in transito nel pomeriggio solamente sulle coste toscane; in tarda serata velature sparse qua e là.

Nel meridione invece continuerà a piovere ed a nevicare oltre i 1200 metri; solo prima della notte comincerà ad aprirsi qualche schiarita a partire dalla Campania e dalla Basilicata, a causa dell’allontanamento graduale della depressione
Autore : Lorenzo Catania