00:00 27 Dicembre 2010

GHIACCIO sulle macchine anche al di sopra degli 0°C: perché?

Durante le nottate invernali più limpide la carrozzeria delle autovetture spesso si copre di un velo di ghiaccio anche se non si toccano gli 0°C.


 
Nelle serene notte invernali le autovetture vengono rapidamente ricoperte da un velo di ghiaccio sulla carrozzeria, nonostante la temperatura segnalata dal termometro non sia inferiore ai 2-3°C sopra lo zero; questo fenomeno sembrerebbe evidenziare un controsenso, perché sappiamo che l’acqua diventa ghiaccio (alla pressione atmosferica) solamente se si scende fino a 0°C.

In realtà ci sono da considerare due aspetti fondamentali che ci chiariscono il concetto:

– I metalli che costituiscono la carrozzeria hanno un’alta capacità termica, ossia acquisiscono calore o lo disperdono nell’ambiente con rapidità (rispetto ad altri materiali); di conseguenza quando durante una serata serena la temperatura dell’aria scende, il metallo si raffredda più velocemente.

– I nostri termometri solitamente si trovano almeno ad un metro, un metro e mezzo dal suolo; in condizioni di cielo sereno in inverno durante la notte il terreno si trova sempre qualche grado al di sotto della temperatura rilevata dai nostri sensori, e di conseguenza quando la colonnina di mercurio segna 2-3°C solitamente il suolo è già attorno agli 0°C.
Inoltre il metallo in generale è un ottimo conduttore elettrico e termico, e di conseguenza sotto questi punti di vista se non ci sono fonti di calore dirette sulla carrozzeria (luci potenti, sole ecc. ecc.) la macchina diventa quasi parte integrante del suolo, acquisendone la temperatura.

Chiaramente nella descrizione del fenomeno entrano in gioco altri fattori, come il colore della carrozzeria stessa, la presenza o meno di vento o nubi, l’umidità dell’aria e tante altre varianti che possono modificare le condizioni favorevoli alla formazione del ghiaccio sulle autovetture.

Autore : Lorenzo Catania, adattamento Alessio Grosso