00:00 30 Gennaio 2012

Frenata del freddo sull’Italia: si gioca al rialzo. Bianca PERUGIA, ma…

Il modello americano sta cambiando opinione: sull'Italia vede meno freddo ma più nevicate.

La carta spaghetti che vi proponiamo oggi arriva dall’Umbria. Si notano molto bene i due picchi di precipitazione tra martedì 31 e sabato 4 febbraio, entrambi segnalano l’ingresso delle due depressioni, una legata all’altra per la verità, che andranno visitando soprattutto il centro Italia nei prossimi giorni.

Fin qui tutto confermato, ma…attenti a quel rialzo termico, già presente peraltro nella corsa ufficiale precedente ed ora confermata anche in questa nuova corsa, svincolata da tutte le altre corse parallele, che sono rimaste decisamente su valori molto bassi, da record. E’ probabile che questo trend al rialzo sia confermato anche nelle prossime corse. In questo modo anche gran parte del freddo sull’Italia centrale sarebbe da considerarsi ridimensionato e solo il nord verrebbe raggiunto da punte di -10°C a 1500m. Si tratta peraltro di un rialzo fisiologico, già notato peraltro in tante occasioni e in ultimo nell’episodio gelido del dicembre 2009, quando peraltro poi si tradusse nella fine dell’episodio estremo in breve tempo.

Forse la corsa al rialzo è eccessiva, ma non ci sembra molto lontana dalla realtà. Temperature più alte segnalano comunque un aumento delle precipitazioni, stante l’avvezione di aria più umida e mite di estrazione mediterranea e anche tanta neve per il centro. La carta spaghetti dunque regala una buona dose di neve all’Umbria, nella fattispecie a Perugia.

Se nelle prossime corse il trend al rialzo dovesse continuare i bambini di Perugia non dovranno comunque preoccuparsi troppo perchè la neve dovrebbe vedersi in città, ma difficilmente a quel punto si potrà vedere lungo le coste, specie quelle del Tirreno.

Invece comincerebbe a farci un serio pensierino il settentrione, dove già qualcuno "vede" nevicate storiche e da record, le quali al momento compaiono solo in qualche carta estrema. Questa ipotesi poggia su una minor dose di freddo in ingresso dai Balcani e una spinta invece più netta posteriormente al minimo, cioè al largo del Golfo del Leone, che potrebbe spingere la depressione più a nord con tutta la sua aria mite ed umida pronta ad invadere le pianure del settentrione.

Tutta diversa invece la possibilità che vedrebbe coinvolto tutto il centro-nord. In questo caso nelle corse successive il modello dovrebbe tornare a scendere termicamente e la neve arriverebbe al nord grazie all’approfondimento del minimo al suolo con doppio richiamo: aria fredda da est e aria mite da ESE, un coktail micidiale un po’ meno  probabile. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti, tra qualche ora si comincerà a "ballare" e non si smetterà più sino a sabato 4 febbraio, almeno…

Autore : Alessio Grosso