00:00 25 Ottobre 2005

Freddo: il grande assente

Temperature ancora molto miti e freddo lontano. Forse da novembre i valori termici rientreranno nelle medie.

Per quanto riguarda le piogge, la situazione fin qui registrata non è negativa con molti millimetri accumulati anche oltre i valori delle medie trentennali. Se ora l’alta pressione dovesse mettere radici per molto tempo nel Mediterraneo, il livello di preoccupazione inizierebbe a salire non prima di 15-20gg.

Un dato che invece dà di che riflettere a meteorologi e climatologi è quello relativo alle temperature: in base alle rilevazioni il 2005 fin qui è stato l’anno mediamente più caldo degli ultimi secoli.

In Italia ad esempio non si è ancora verificata una sola irruzione di aria fredda, ad esclusione di alcuni sbuffi penetrati da nord-est tra mille difficoltà.

Come mai tanta latitanza del freddo e temperature ancora di 4-5°C al di sopra delle medie?
Sicuramente le configurazioni bariche che si sono alternate sul Mediterraneo e l’Europa non hanno aiutato la discesa delle correnti più fredde polari, con le alte pressioni sempre troppo presenti e il Vortice Polare ancora debole.

L’anticiclone russo, altro storico serbatoio del freddo sembra invece in buona salute ma fa fatica a trovare la via dell’Europa. Inoltre, se si aggiunge la debolezza del Vortice Polare e la riduzione delle quantità di ghiaccio nella calotta si completa il quadro che vede la nostra Penisola ma anche buona parte del vecchio Continente con temperature miti e cappotti ancora ben riposti nell’armadio.

In sostanza quanto durerà ancora?
Le analisi a lungo termine vedono una lenta discesa delle temperature agli inizi di novembre ed un graduale riallineamento ai valori statistici ma sarà bene riaggiornarsi nei prossimi giorni su questi punti.
Autore : Simone Maio