00:00 6 Luglio 2016

Focus sul tempo della prossima settimana: forti temporali in arrivo al nord?

Un intenso passaggio temporalesco potrebbe attraversare le nostre regioni settentrionali tra martedì 12 e giovedì 14 luglio, apportando qualche fenomeno di forte intensità ed una riduzione della calura. Riflessi sul tempo atmosferico anche sul resto del Paese, dove potrebbe verificarsi anche qui una flessione della colonnina di mercurio e la rotazione dei venti dai quadranti nord-occidentali.

Dalla prossima settimana il lungo dominio dell’alta pressione, potrebbe interrompersi piuttosto bruscamente, quando una figura ciclonica piuttosto vistosa in arrivo dall’oceano Atlantico, provocherebbe un peggioramento delle condizioni atmosferiche a partire dalle regioni settentrionali. Trattasi a tutti gli effetti di un vero e proprio break della calura, il primo che potrebbe intervenire sul nostro Paese o almeno su di una parte di esso in questo mese di luglio 2016, dopo un lungo periodo dominato dall’alta pressione.

A determinarlo, un rallentamento della corrente a getto che, letteralmente come uno spago dapprima teso e poi allentato, determina la formazione di "onde", in questo caso onde atmosferiche più o meno pronunciate.

All’interno di una figura nascente di bassa pressione attesa questo fine settimana sui settori occidentali d’Europa, un sistema frontale piuttosto organizzato, coinvolgerebbe l’ovest Europa già nelle giornate di domenica 10 e lunedì 11 luglio. Martedì 12, tale figura abborderebbe poi le regioni nord-occidentali del nostro Paese, provocando qui i primi temporali rivolti essenzialmente all’arco alpino occidentale, le rimanenti regioni sarebbero ancora avvolte da una cappa di calura portata dall’anticiclone inserito in un contesto prefrontale.

Mercoledì 13, l’instabilità potrebbe guadagnare anche le pianure dell’angolo nord-occidentale ma il vero cambiamento sarebbe atteso tra giovedì 14 e venerdì 15 luglio, attraverso un passaggio temporalesco in grado di coinvolgere Alpi, Prealpi e Valpadana, interessando anche regioni come il Veneto ed il Friuli.

Marginali sarebbero gli effetti sul tempo delle regioni centrali e meridionali. Poca instabilità su questi settori ma comunque un discreto refrigerio che si manifesterebbe a seguito del rinforzo della ventilazione di Libeccio e Maestrale in sede postfrontale.

Ad oggi QUESTA appare essere l’evoluzione più probabile ma la previsione è ancora distante ed avremo bisogno di ulteriori conferme. 

Autore : William Demasi