00:00 16 Giugno 2016

FOCUS SETTENTRIONE: dove potrebbero colpire i temporali più violenti?

Diamo uno sguardo alle previsioni dei modelli ad area locale riferiti al tempo previsto quest'oggi sulle regioni settentrionali: ecco dove potrebbero manifestarsi i temporali più violenti.

Come ampiamente descritto negli aggiornamenti dei giorni scorsi, una figura vistosa di bassa pressione "preme" contro i settori centrali d’Europa e del Mediterraneo. Le regioni settentrionali italiane si ritrovano così coinvolte da un ramo della corrente a getto particolarmente intenso e vigoroso che determinerà per quest’oggi le condizioni ideali alla formazione di alcune intense manifestazioni temporalesche. Alle medie quote della troposfera (500hpa) le correnti risulteranno particolarmente violente, con picchi del vento oltre i 110km/h. Ai livelli alti dell’atmosfera (300hpa) avremo picchi sino 150km/h di shear.

Questa circolazione sud-occidentale così attiva ai medi livelli, agevolerà senza dubbio una rapida evoluzione dei sistemi temporaleschi dalla zona di genesi, preferibilmente collocata sui settori di alta pianura, verso le aree alpine e prealpine, laddove i fenomeni potrebbero attardarsi più tempo. Le aree laddove i temporali dovrebbero risultare più probabili comprenderanno quindi i settori dell’alto Piemonte e dell’alta Lombardia. Gli accumuli maggiori di pioggia concentrati in tutta la fascia comprendente le seguenti zone: alto vercellese, alto novarese, lecchese, brianza, varesotto, comasco, bergamasca, bresciana.

Per quanto riguarda le aree del nord-est italiano e le pianure emiliane occorre però fare una precisazione a parte; su queste zone la probabilità di temporali sarà decisamente meno elevata poichè alla media quota dell’atmosfera, sussisterà una forte inversione. In pratica un vero e proprio "tappo" d’aria più calda che può interrompere lo sviluppo dei moti convettivi (correnti ascendenti) che stanno alla base della creazione dei temporali.

Esiste tutta la possibilità che questo "tappo", soprattutto con l’arrivo delle ore tardo pomeridiane e serali possa "saltare", innescando così la formazione di cumulonembi particolarmente violenti, organizzati anche come sistemi di vere e proprie supercelle. A sposare questa ipotesi, l’innanzalmento di alcuni parametri temporaleschi fondamentali.

– Indice CAPE (Convective Available Potential Energy)
– Temperatura di rugiada (dew point)
– Getto di basso livello (low level jet)

L’innalzamento di questi importanti parametri, troverà risposta nel rinforzo di una ventilazione molto umida e tiepida di Scirocco che è in atto già in questo momento sulla Valpadana orientale. Un temporale molto violento potrebbe quindi prendere vita dai settori emiliani al confine con la pianura veneta e la pianura lombarda per poi muoversi abbastanza rapidamente verso nord-est (vicentino, padovano, veneziano). L’innesco di questo temporale rimane un’eventualità nel complesso poco probabile ma non per questo da escludere a priori. Le zone sopraccitate prestino attenzione all’evoluzione del tempo atmosferico tra le ore pomeridiane e serali. 

 

Autore : William Demasi