00:00 13 Agosto 2015

Focus modello europeo: la grande crisi estiva?

Aria molto fresca di origine oceanica irromperà ben presto sul Mediterraneo, portando con sè una lunga fase di instabilità. Trattasi insomma di una vera e propria crisi estiva, dalla quale la bella stagione si riprenderà con molta difficoltà. Vediamo nel dettaglio.

Ormai è ufficialmente confermato; già in queste ore iniziano a muoversi le prime pedine che porteranno ben presto ad una vera e propria "crisi" della stagione estiva sul Mediterraneo. Una fase instabile che non si concluderà in una manciata di giorni ma sarà in grado di persistere sul Mediterraneo, arrivando ad influenzare anche la terza decade di agosto. In tal senso l’alta pressione prenderà una batosta mica da ridere, quanto previsto in questa delicata fase stagionale, avrà i numeri in tasca per determinare una profonda modifica alla circolazione atmosferica del prossimo futuro, riferendoci più nello specifico alla mensilità di settembre. 

Come mai l’aria più fresca oceanica avrà modo di irrompere in modo così netto sul Mediterraneo? 

La risposta a questa domanda non è affatto scontata e merita senza dubbio qualche parola in più; quanto andrà verificandosi nelle prossime giornate sarà quantomai inusuale ma dimostrerà come ancora una volta la natura possa trovare dei sorprendenti escamotage per tentare di riportare la circolazione atmosferica più vicina ad una situazione di sostanziale equilibrio

L’estate 2015 è stata infatti caratterizzata da alcune violentissime ondate di calore che a più riprese hanno interessato l’Europa, spingendosi sovente verso i settori settentrionali del continente, laddove le anomalie termiche positive sono state soprendentemente elevate. Per assurdo i settori meridionali del Mediterraneo si sono invece trovati a fare i conti con temperature meno eclatanti, in questo frangente gli scarti termici sono stati pari o addirittura inferiori alla norma del periodo, testimoniando come la bolla di calore africana sia riuscita a portarsi così tanto verso nord da stazionare sui settori centrali dell’Europa piuttosto che portare delle pesanti ripercussioni termiche sul continente nord-africano ed i settori meridionali del Mediterraneo. 

In arrivo un potente anticiclone sulla Penisola Scandinava: ecco le conseguenze sull’Italia.

Dalla pesante anomalia termica sul centro Europa, prenderà vita una cellula autonoma di alta pressione sulla Penisola Scandinava, corrispondente ad un insolito quanto raro pattern di "Scand+", una sinottica tipicamente invernale ma trapiantata nel cuore dell’estate. L’anticiclone isolato in sede scandinava sarà di fatto costituito da una "bolla" d’aria calda subtropicale africana ormai isolata dal contesto, la cui alimentazione subtropicale verrà recisa dalle circolazioni fresche ed instabili che transiteranno su latitudini meridionali. Sperimenteremo una profonda trasformazione della circolazione atmosferica in ambito europeo, con l’instabilità pronta a farsi viva sulle regioni centro-settentrionali già nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 agosto, giorno di Ferragosto

A quel punto, almeno sino a quando l’anticiclone nord-europeo non verrà riassorbito dalla circolazione generale, il flusso oceanico sarà sempre obbligato a percorrere un tragitto più meridionale della norma, condannando il Mediterraneo a sperimentare una prolungata fase di instabilità.

Potremo forse uscirne soltanto verso la fine di agosto. 

Autore : William Demasi