00:00 20 Gennaio 2014

Fine mese: il grande GELO negli States potrebbe mettere in moto la macchina dell’INVERNO anche sull’Europa

Si prospetta un finale di gennaio davvero gelido per gli Stati centro-orientali del nord America ma non è tutto; la manovra potrebbe agevolare l'avvio di una fase più invernale anche per l'Europa e l'Italia intorno a fine mese.

 Inverno da record, da qualche parte nel mondo lo starà pur facendo. Ebbene si, non certo sul versante europeo dell’emisfero dove il primo freddo è arrivato da pochi giorni, limitandosi tra l’altro ai Paesi più a nord, bensì al di là dell’oceano, in nord America. Ormai ci sono pochi dubbi, il genertale sta concentrando tutte le sue energie in terra americana.

Dal punto di vista sinottico la conferma arriva dall’analisi dell’assetto generale della circolazione, la quale si snoda attorno ad un punto nevralgico che si chiama "Alaska Ridge". Qui il noto personaggio di una famosa telenovela non c’entra, stiamo infatti parlando di un blocco anticiclonico che da diverse settimane protende il suo asse dal Pacifico orientale verso l’Alaska e che nei prossimi giorni rinforzerà ulteriormente.

Il settore occidentale del nord America infatti, Alaska compresa, sta vivendo un inverno particolarmente mite, forse ancora più del nostro, per via di questo super anticiclone. Il gelo artico va a scivolare dunque tutto dalla parte opposta, entro l’onda depressionaria che dalla Baia di Hudson si scarica verso l’Atlantico.

Il meccanismo garantirà l’arrivo di una nuova ondata di gelo sul nord-est dell’America settentrionale. Un’ondata di gelo in realtà a doppio taglio. La prima irruzione fredda è ormai imminente, e vedrà il suo apice tra il 22 e il 23 gennaio. Risulterà nel complesso moderata, ma di ampio respiro, dato che l’aria fredda riuscirà a raggiungere anche gli Stati meridionali, sino a sfiorare la Florida.

Una seconda ondata fredda, ma qui possiamo tranquillamente parlare di gelo, anche severo, è attesa intorno al 26-28 gennaio. In questo caso finiranno sotto la grande coperta artica soprattutto Canada centro-orientale e nord-est degli Stati Uniti. Previste temperature prossime ai -30 a 1500 metri di quota, con tanto di Blizzard e tutti quei fenomeni che l’inverno finora ha negato all’Europa, ma che conferma ancora una volta ai cugini d’oltre mare.

Un ultimo appunto: l’asse depressionario responsabile di questa duplice ondata gelida americana, fornirà l’energia necessaria al rialzo dell’anticiclone delle Azzorre sul basso Atlantico, fino alla manovra di aggancio con l’anticiclone scandinavo, come abbiamo descritto in questo articolo. Dunque non è escluso che intorno a fine mese, il gelo americano potrebbe preparare le basi per l’avvio dell’inverno anche sull’Italia.

 

Autore : Luca Angelini