EVOLUZIONE METEO terza decade di marzo: alta pressione al termine?
Nel corso dei precedenti aggiornamenti eravamo rimasti con una previsione di graduale attenuazione dell'alta pressione a partire da giovedì 20 marzo; periodo nel quale una figura di bassa pressione dalle origini artiche, sarebbe riuscita a far breccia sul bacino del Mediterraneo apportando un nuovo cambiamento del tempo. Allo stato attuale questa previsione risulta confermata solo in parte, mentre il modello americano resta allineato ai precedenti aggiornamenti, quello inglese ECMWF prevede un prolungamento della fase anticiclonica anche in terza decade. Cosa potrebbe realmente accadere?
L’attuale fase anticiclonica rappresenta una fase di transizione stagionale che ha segnato il sostanziale termine del periodo depressionario legato alla forte attività ciclonica di stampo atlantico che ha dominato durante l’inverno. Dinnanzi a noi la primavera, quella positiva, fatta di belle giornate assolate, di mitezza pomeridiana e di luce che giorno dopo giorno diventa sempre più radiosa e prolungata nel tempo.
Ma quanto durerà l’alta pressione sul Mediterraneo?
Nei precedenti aggiornamenti avevamo stabilito una sorta di "ultimatum" all’alta pressione, prevedendo un suo definitivo ritiro dalla scena a partire da giovedì 20 marzo. Questa previsione risulta effettivamente confermata dal modello americano GFS mentre allo stato attuale è smentita da quello inglese ECMWF, il quale prevede un prolungamento dell’attuale fase stabile atmosferica sino a scadenze temporali assai più prolungate.
Al momento è difficile potersi sbilanciare sull’effettiva veridicità di ambo le previsioni, anche se risulta leggermente più probabile la linea di tendenza emessa dal modello americano. Un’evoluzione che lascerebbe così ampio margine all’arrivo di alcune masse d’aria più fredda ed instabile sin verso i settori centrali ed orientali del Mediterraneo. Non a caso abbiamo citato anche i settori orientali mediterranei, perche scrutando attentamente tra i 20 cluster alternativi di previsione emessi dal modello americano, diversi sono quelli che prevederebbero un’evoluzione "orientaleggiante" della figura di bassa pressione che allungherebbe le proprie maglie dai settori settentrionali europei verso le aree sud-orientali del continente. L’evoluzione prevista dal run ufficiale sposa invece un affondo barico piuttosto occidentale, che porterebbe sull’Italia maggiore instabilità in termini di nubi e precipitazioni, ma un minore calo delle temperature.
Come anticipato, di tutt’altro avviso rimane la previsione emessa dal modello inglese ECMWF, con una linea di tendenza che vedrebbe il mantenimento di un regime d’alta pressione sull’Europa sin verso la terza decade di marzo. Tuttavia anche in questo caso, su scadenze temporali collocate attorno alle 190 ore (venerdì 21 marzo) possiamo osservare una forte deviazione standard, corrispondente ad una forte incertezza previsionale in merito alla forma ed al comportamento della corrente a getto sull’Europa settentrionale. Un particolare che evidenzia una previsione tutt’altro che stabile, passibile di importanti stravolgimenti già a partire dagli aggiornamenti di questa sera.
Autore : William Demasi