00:00 11 Novembre 2008

ESCLUSIVO (LA PRIMA NEVE del 2006): la bufera di NEVE e vento al lago di Anterselva e in Valle Aurina (BZ) seconda parte

La bufera di vento e neve ad Anterselva di Sopra, l'escursione in Aurina: è giovedì 2 novembre 2006. Seguirà la terza parte con: l'ultima nevicata e le schiarite favoniche.

La seconda parte del nostro reportage comincia dall’inserimento in Valle di Anterselva. Vorremmo mostrarvi le decine di scatti effettuati ma lo spazio su MeteoLive è ridotto. Quello che non vedrete proviamo a descrivervelo con le parole.

Sono le 11: a Valdaora in Pusteria splende il sole e soffia il Foehn, siamo intorno allo zero con umidità bassa: sul 35%. Imbocchiamo la Valle Anterselva (Antholz): Rasun, primo paese, stessa situazione di Valdaora, ancora sole ma vento da nord che trasporta anche piccoli cumuli stracciati.

Ci addentriamo verso Anterselva di mezzo: al verde dei prati si sovrappone il bianco, in modo sempre più uniforme. Eccoci allo stadio del Biathlon, dove vi saranno nel febbraio 2007 i campionati del mondo (già svolti ovviamente N.d.R), poi arriviamo alla casetta dei cervi e da qui lo scenario è totalmente invernale, pur rovinato dal vento fortissimo che sta liberando da alberi e cime tutta la neve caduta nella notte.

Al lago di Anterselva siamo a -4°C, la neve è sollevata con violenza e si fatica persino a camminare. Il wind chill è pazzesco. Il getto in quota sta raggiungendo la forza massima.

Puntiamo allora verso sud, verso l’estate. Ritroviamo la Pusteria e giungiamo a Brunico: verso nord-ovest si addensano i primi banchi nuvolosi del nuovo impulso freddo, è mezzogiorno, a Brunico non si superano i 2°C. Svolta brusca verso nord in direzione Aurina.
A Campo Tures ancora nessuna traccia di neve ma sempre molto vento.
A Cadipietra invece riecco i prati verdi spruzzati di bianco. Più ci si dirige verso nord-est, in direzione di Predoi e della Vetta d’Italia, più il paesaggio ci appare bianco e il vento cessa.
Tutto sembra addormentato. Praticamente ci troviamo a nord delle Alpi, sotto stau. A Predoi il mondo sembra essersi fermato: tutto tace avvolto dalla neve.

Non ci basta: ridiscendiamo verso sud, alla ricerca di nuove emozioni, rivogliamo l’autunno. Eccolo infatti, riappaiono i prati verdi e il vento torna a soffiare impetuoso ma la neve è scomparsa.

Una sorpresa: guardando verso sud ci appare il Plan de Corones con una grossa lingua bianca che si protende lungo il costone. Stamattina non c’era! Miracolo dei cannoni. Stanno sparando a più non posso.

Si torna a Sorafurcia. In serata tornano le nuvole, si copre tutto. Nella notte torna a nevicare sull’Anterselva, a tratti qualche sbuffo giunge ancora in Pusteria ma ora la corrente in quota è meno forte e l’aria meno umida rispetto alla notte precedente per spingere la neve così a sud.

E’ l’alba di venerdì 3 novembre: qualche fiocco cade fino a Valdaora e a Plan de Corones ma si capisce che ormai il grosso si concentrerà in Anterselva. Sotto un vento meno forte però la nuvolosità non si dissolve e anzi, intorno al mezzogiorno compaiono cumuli maestosi che scaricano rovesci irregolari sino a mezza costa un po’ su tutta la valle, scatenando correnti incrociate con turbini che trasportano ovunque la neve sparata dai cannoni.

Noi però vogliamo ancora rivedere la Valle Anterselva imbiancata ed è lì che torneremo nel primo pomeriggio…
FINE SECONDA PARTE
Autore : Alessio Grosso