00:00 18 Aprile 2014

El Niño: per l’Italia riflessi solo se fosse forte e comunque non immediati…

Ricordiamoci che per avere effetti sensibili sul nostro Paese "il Bambinello" deve risultare forte e in ogni caso i risvolti sarebbero soprattutto estivi.

Sotto la superficie del Pacifico equatoriale si sta formando uno strato caldo e profondo sotto, i venti occidentali si sono rafforzati, mentre gli alisei nel Pacifico Tropicale si sono indeboliti: sono tutti segnali che fanno pensare ad un importante evento di El Niño, nelle acque del Pacifico Tropicale centro-orientale, andando ad alterare il clima del globo in base alla sua intensità.

Il fenomeno potrebbe concretizzarsi in superficie tra l’inizio di giugno ed agosto con un crescendo di intensità non trascurabile, che potrebbe avvicinarsi a quello più rilevante del recente passato, vale a dire quello del 1998, con riflessi sull’aumento della temperatura media del Pianeta.

In California probabilmente arriveranno piogge intense, mentre l’Australia potrebbe conoscere lunghi periodi siccitosi, caratterizzati anche da incendi.

Sull’Europa non ci sarebbero comunque riflessi importanti sino al prossimo autunno, anche se per la verità non sono tanto le conseguenze sul semestre freddo a preoccupare, quanto quelle sull’estate del 2015.

Infatti quasi tutte le volte (salvo azioni contrastanti derivanti ad esempio dall’effetto raffreddante di un’eruzione vulcanica) in cui il Bambinello ha fatto la voce grossa, l’Italia ha sperimentato un’estate molto più calda e stabile del normale.

Attenzione: stiamo parlando però di un El Niño dalle anomalie termiche consistenti. Non a caso bambinelli più leggeri hanno finito per influenzare scarsamente il tempo del Vecchio Continente.
Dunque prudenza! Al momento siamo solo alle supposizioni. 

Autore : Alessio Grosso