00:00 17 Ottobre 2012

Ecco perchè ottobre potrebbe proporre un freddo finale su alcune regioni italiane

Alla luce delle ultimissime elaborazioni pare confermarsi l'ipotesi dei primi freddi in moto verso l'Europa centrale, con coinvolgimento essenzialmente del nostro settentrione, ma in parte anche del centro. Vediamo cosa potrebbe accadere.

 Che sia periodo di scambi meridiani l’avevamo già sottolineato. La predisposizione dell’atmosfera a frenare la progressione delle onde atmosferiche che si sviluppano in seno alle Corrrenti Occidentali delle medie latitudini scaturisce da una particolare permeabilità atmosferica in virtù di venti stratosferici orientali (avviene circa ogni due anni). 

Ora, dall’analisi probabilistica di alcuni indici climatici, si evince che il vortice polare, vittima designata di questo stato di cose, proporrà una temporanea accelerata con picco intorno al 24-25 ottobre, poi tornerà a indebolirsi sensibilmente. Artefice di questo un attacco di tutto rispetto sarà l’anticiclone atlantico che, anzichè distendersi lungo i paralleli e venire a stazionare sul Mediterraneo come suo solito, punterà dritto verso nord andando a invadere la Groenlandia. Scambi meridiani dicevamo.

Qui l’anticiclone si troverà a scansare il blocco di aria fredda che giace sulla guancia artica dal lato nord Atlantico, il quale prenderà la via delle medie latitudini europee. Come di consueto, lo farà con una manovra a tenaglia che vedrà due lobi depressionari progredire l’uno dall’aperto Atlantico, l’altro dal comparto russo-scandinavo.

Stante la dislocazione ancora piuttosto elevata in latitudine delle Correnti a Getto, questo primo tentativo del freddo di penetrare sul Mediterraneo si limiterà ad agguantare l’Europa centrale, abbracciando comunque anche il nostro nord Italia e forse in parte anche il centro. Su queste regioni tra la fine di ottobre e i primissimi giorni di novembre si prospetta pertanto la possibilità di un progressivo peggioramento del tempo, accompagnato da sensibile calo delle temperature e rischio di qualche precipitazione nevosa anche a quote medio-basse.

Lungi da noi entrare in un dettaglio al momento impossibile a riguardo, rimanga però in mente fin d’ora nei nostri lettori questa ipotesi, tutt’altro che remota, sulla quale avremo senz’altro tempo di ritornare ed attualizzarla nei nostri frequenti aggiornamenti.

Autore : Luca Angelini