00:00 3 Ottobre 2008

Ecco la mappa dei temporali per le prossime ore

Una linea di convergenza pre-frontale interesserà venerdì parte del nord e la Sardegna per poi svilupparsi verso il medio-basso Tirreno con una scarica di temporali attesi soprattutto sabato

A volte le perturbazioni da sole non bastano a produrre fenomeni intensi. Affinchè ciò avvenga occorre che combacino diversi fattori favorevoli, come in effetti avverrà tra venerdì e sabato sul basso Tirreno.

Un generoso flusso mite a curvatura ciclonica scorre dai quadranti sud-occidentali e trasporta sulle nostre regioni aria molto umida di estrazione afro-mediterranea. Quest’aria va a saturare le quote inferiori predispondendo già di per sè l’atmosfera a moti verticali e dunque alla costruzione delle nubi.

Salendo di quota troviamo questo flusso che, nel corso di venerdì, rinforzerà ulteriormente fino a culminare in alta troposfera con una vera e propria pulsazione della corrente a getto. Quest’ultima mostrerà una curva a gomito che viaggerà sopra i nostri bacini di ponente puntando il basso Tirreno. Questo flusso tenderà a sdoppiarsi causando una netta diffluenza in quota. In sostenza il vento in altitudine si dividerà in due rami accelerando in questo modo ancor più le correnti verticali.

Nonostante tutto sia dunque già potenzialmente favorevole allo sviluppo di temporali la situazione risulterebbe ancora abbastanza tranquilla se all’improvviso non intervenisse la miccia: la perturbazione. Dopo aver rallentato lievemente il suo ingresso sul Mediterraneo a causa dell’influenza indiretta dell’arco alpino, la massa nuvolosa appartenente al fronte, attingerà la sua alimentazione dai bassi strati umidi tra Lombardia, Emilia e basso Veneto, disponendosi con una striscia temporalesca proiettata da queste regioni verso il nord-est.

Nel pomeriggio di venerdì tutto lo schema tende a trasferirsi tra la Sardegna e le regioni centrali e verrà rialimentato da un ulteriore impulso freddo proveniente dalla valle del Rodano che darà un bel calcione a tutta la struttura nuvolosa costringendola ad inserirsi a forza nella circolazione altamente instabile precedentemente descritta.

L’innesco temporalesco sul basso Tirreno potrebbe rivelarsi piuttosto brutale, stante anche il contributo fornito da un mare ancora caldo. I cumulonembi si svilupperanno piuttosto rapidamente e si dirigeranno verso basso Lazio, Campania, Calabria, retrostanti settori appenninici e Sicilia. Il transito della linea temporalesca segnerà anche una repentina rotazione del vento che da Libeccio si orienterà a Maestrale e rinforzerà fino a burrasca. Le temperature nel contempo caleranno di alcuni gradi mentre non si escludono fenomeni localmente abbondanti accompagnati anche da qualche grandinata, soprattutto sui versanti tirrenici.
Autore : Luca Angelini