00:00 25 Dicembre 2010

E’ un Natale con l’ombrello e da Santo Stefano torna anche il freddo

Il maltempo seguita a sferzare senza eccezione diverse regioni del nostro Paese da nord a sud. Al settentrione il parziale disgelo unitamente alle incessanti piogge hanno gonfiato pericolosamente i fiumi, mentre sulle regioni tirreniche sono in atto anche alcuni temporali. Tornata la neve a bassa quota sulle Alpi orientali. Da Santo Stefano più freddo a partire dal nord.

E’ un Natale bagnato dalle Alpi alla Sicilia. La tradizione, esattamente come accadde esattamente un anno fa, si ripete, con la neve che si arrocca alle alte quote montane e la pioggia che spadroneggia in basso.

Quest’anno indubbiamente si tratta del Natale più perturbato degli ultimi anni. Il maltempo si sta sfogando sul Bel Paese con tutti gli elementi a lui disponibili, vento forte (sulle montagne avellinesi il Libeccio ha raggiunto i 110 km/h), mari in cattive condizioni (in particolare in Sardegna per il Maestrale ma anche lungo le coste tirreniche per il Libeccio, piogge incessanti (nel Padovano 200 persone hanno trascorso la notte di Natale lontano dalle loro case per il rischio di esondazione del fiume Bacchiglione), temporali (la Campania la regione più colpita), neve a bassa quota (l’Alto Adige si sta imbiancando fino ai fondovalle).

Ora, dopo questo sfogo della natura ci si aspetterebbe per lo meno una attenuazione dei fenomeni. E invece no: Il centro depressionario riceverà nuovi contributi freddi che prolungheranno la sua longevità. L’aria fredda farà in modo di trasformare la pioggia in neve su alcune regioni, neve comparirà delicatamente tra la sera di Natale e la giornata di Santo Stefano a quote via via più basse fino a sfiorare la pianura padana e quella marchigiana.

L’Appennino centro-settentrionale riceverà gli accumuli più significativi, mentre le Alpi rimarranno praticamente a secco e questo sarà un bene, dato che la nuova situazione permetterà ai corsi d’acqua di tornare rapidamente nell’alveo della normalità. Per una tregua vera e propria però dovremo attendere gli ultimi giorni dell’anno.

Rinnovando i nostri auguri per un sereno Natale, vi invitiamo a non perdere i prossimi importanti aggiornamenti.

Autore : Luca Angelini