00:00 6 Luglio 2010

E’ estatatona mediterranea, ma che notizie arrivano dall’Artico?

Ghiacci artici complessivamente risultano stabili ma gli strumenti rivelano una lieve incipiente ripresa. Ora tutto è nelle mani del vortice polare.

La catastrofe può attendere. Ancora una volta abbiamo toccato il fondo, ma ancora una volta abbiamo la possibilità di uscirne. Come avevamo ipotizzato nei nostri precedenti articoli di approfondimento, l’andamento dell’Oscillazione Artica, indice che testimonia la compattezza del vortice polare, sembra risultare determinante nel preservare l’estensione della banchisa pur in estate inoltrata.

Mentre alle nostre latitudini infatti la banda degli anticicloni subtropicali spende e spande energia, alle latitudini polari la stessa energia viene utilizzata dal vortice polare per rimanere compatto  per tener racchiuso entro di sè quell’aria fredda che staziona sulla calotta polare, pur intenerita dal sole radente dell’estate artica. Lo testimonia il passaggio dell’AO su valori positivi e previsti anche in ulteriore aumento fino alla metà di luglio.

Dati alla mano notiamo comunque una situazione della banchisa decisamente pesante, ma pur sempre in lieve incipiente ripresa. Ce lo dice il Polar Research Group facente parte dell’Università dell’Illinois e ce lo conferma il National Snow ad Ice Data Center dell’Università del Colorado.

Lievemente ridotta l’anomalia negativa dell’estensione glaciale, con recupero di circa 250 mila kmq dalla fine di giugno. Poco se pensiamo alle perdite che hanno superato il milione e mezzo di kmq dalla metà di aprile. Sembra intenzionato a rientrare anche il record negativo che ha abbattuto quello pessimo del 2007. Ormai però la scala dei record dovrà essere senz’altro riaggiornata.

Autore : Luca Angelini