00:00 2 Aprile 2015

E dopo PASQUA? Un bello scontro tra titani (…e l’Italia sarà nel mezzo)!

Confermata la migrazione dell'alta pressione prima in sede inglese, poi forse in direzione della Scandinavia. Sull'Italia le prospettive restano ad oggi poco chiare; a tal riguardo, tentiamo un'analisi per la metà della settimana prossima.

Occhi (meteorologicamente) puntati ancora sul periodo pasquale, dove la matassa tende lentamente a sbrogliarsi. Serviranno ancora 24 ore per avere ulteriori certezze, ma complessivamente il quadro meteo per l’Italia sembra abbastanza chiaro.

Volgendo ulteriormente lo sguardo a prua, l’orizzonte previsionale si presenta abbastanza oscuro. Detto in altre parole, le "grane" per previsori e meteorologi potrebbero non essere finite, alla luce di una situazione abbastanza singolare in Europa e in Italia.

Solitamente, il mese di aprile risulta comandato da correnti di matrice oceanica che cadenzano piogge più o meno abbondanti, alternate a pause asciutte e soleggiate. Non dobbiamo dimenticare che la primavera, per diverse regioni, è la seconda stagione più piovosa dell’anno, dopo l’autunno.

Quest’anno, la situazione sinottica che ha contraddistinto l’inverno appena passato è davvero dura a morire. In altre parole, ci ritroveremo ancora a commentare correnti orientali, blocchi anticiclonici e in alcuni casi persino situazioni abbastanza fredde.

La cartina poco sopra ritrae la situazione prevista in Europa, sul Vicino Atlantico e in Italia per le prime ore di giovedì 9 aprile. Abbiamo volutamente allargato lo sguardo abbondantemente oltre i nostri confini, per potervi mostrare le configurazioni bariche che agiranno sia in Europa, che in Atlantico.

Cosa notiamo? Due zone di bassa pressione ai lati e un’alta pressione nel mezzo. Si potrebbe (quasi) parlare di "alta pressione ad omega", ma i geopotenziali al suo interno saranno tutt’altro che inossidabili.

L’isolamento di un massimo pressorio tra la Scozia e la Scandinavia potrebbe levare energia al "cordone ombelicale anticiclonico "che tenterà di connettere l’impianto stabilizzante con la cella subtropicale sottostante.

Il "cordone ombelicale anticiclonico" passerà proprio tra l’Italia e l’Europa centrale, ma l’azione pressante di correnti più fredde orientali e miti correnti oceaniche potrebbe recidere questo collegamento con un’azione a tenaglia, isolando una cella altopressoria autonoma più a nord, vicino alla Scandinavia.

Di conseguenza, dopo qualche giorno più stabile, il tempo in Italia tornerebbe a peggiorare sul finire della settimana prossima stante l’interazione tra correnti più fredde orientali e aria caldo-umida di matrice atlantica. Gli effetti, in termini di precipitazioni e di freddo, saranno ovviamente tutti da valutare…Ne riparleremo.

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Autore : Paolo Bonino