00:00 19 Agosto 2005

Diminuzione dell’attività solare: nel 2030 temperature in picchiata?

Le macchie solari influirebbero sul clima ma il tempo non sempre ha seguito i "capricci" del sole.

Il sole è una stella inquieta e dinamica. L’intensità della radiazione solare varia e a queste variazioni sono state attribuite importanti influenze sul clima della Terra.

Le macchie solari sono aree scure che compaiono sulla fotosfera solare. Ciascuna macchia ha un diametro di circa 2000-3000 km e al suo interno si distingue una zona più scura circondata da una fascia più chiara. Le macchie si formano e scompaiono nell’arco di tre settimane e sono il centro di un forte campo magnetico. Wolf individuò un ciclo delle macchie solari di circa 11 anni.

Fra il 1645 e il 1715 gli astronomi osservarono un numero molto esiguo di macchie: questo fu il periodo di minima attività solare cui corrispondeva una minore emissione di radiazioni. Fu lo scienziato Maunder ad individuare per primo questo minimo che coincise con la fase della piccola età glaciale.

Nel 1955 furono osservate macchie numerosissime sulla superficie del sole e infatti a metà degli anni 50 la temperatura media della Terra subì un’impennata. Studi recenti hanno portato a scoprire che questi cicli sono legati allo stato di magnetizzazione del sole.
Negli anni 80 l’attività solare è ulteriormente aumentata e la combinazione con i gas serra sembra ricondursi al costante aumento della temperatura in atto.

Tuttavia sono emerse anche molte imprecisioni. Nel 1990 molti scienziati ritennero che la radiazione solare avrebbe subito una flessione e che avrebbe dominato una naturale tendenza al raffreddamento, ipotesi che ora è stata rilanciata per il periodo 2030-2040, in cui è probabile un netto calo delle temperature.
Autore : Redazione