00:00 10 Agosto 2015

Depressione impazzita nel Mediterraneo: il punto su martedì 11 agosto

La goccia fredda si trasferisce ora sulle regioni meridionali, portando con sè il proprio carico di nubi ed instabilità. Possibile qualche fenomeno di forte intensità.

Come una scheggia impazzita, il piccolo cut-off responsabile dell’instabilità verificatasi nelle ultime ore sulle regioni centro-settentrionali, tende ora a migrare verso sud, determinando un’estensione dei fenomeni di instabilità anche sulle regioni meridionali. Proprio su questi settori sono passate ormai molte settimane dall’ultimo passaggio instabile degno di nota, il solleone l’ha fatta da padrone per molte giornate consecutive e gli effetti portati dalla bolla anticiclonica ben strutturata sia al suolo che in quota, è stato quello di portare una fase prolungata di calura. Le temperature superficiali del mar Mediterraneo hanno reagito di conseguenza, incamerando calore e portandosi quindi su valori SOPRAMEDIA.

Vista secondo questa logica, l’impulso instabile si comporta esattamente come una scheggia bollente che affonda dentro il burro, provocandone l’immediato scioglimento e portando tutt’attorno ad essa, effetti piuttosto eclatanti. Numerosi temporali popoleranno infatti i settori marittimi meridionali, interessando persino le aree di mare aperto. L’intensa convezione sarà provocata dal sollevamento forzato delle masse d’aria molto calde ed umide presenti nei bassi strati atmosferici, comprese ovviamente le superfici marine. Tale sollevamento sarà agevolato dal sopraggiungere alle quote superiori di una massa d’aria assai più fresca che agevolerà la formazione degli addensamenti cumuliformi, sino alla creazione di veri e propri cumulonembi. 

La goccia fredda, dalla sua posizione attuale, sul mar Tirreno centro-settentrionale, andrà muovendosi verso sud-est, portandosi quindi sul Tirreno meridionale già entro la giornata di domani, martedì 11 agosto. I temporali più intensi potranno quindi manifestarsi con più facilità lungo tutta la fascia costiera affacciata al medio ed alto Tirreno (Lazio – Campania- Calabria). Colpite dai temporali anche le coste settentrionali della Sicilia e le coste orientali sarde. Fenomeni più sporadici altrove.

Attesa una flessione della temperatura entro valori di caldo meno fastidiosi, grazie anche ad un generale rimescolamento delle masse d’aria che già si è verificato sulle regioni settentrionali. 

Autore : William Demasi