00:00 10 Agosto 2009

Da bovini e suini ben 73 milioni di tonnellate di METANO all’anno, è in arrivo la tassa sulla vacca?

Leggete cosa combinano i bovini, non sarebbe il caso di chiedere la tassa sulla vacca?

Secondo l’ambientalista Bill Mc Kibben, quello di bruciare combustibili fossili, non é l’unico modo escogitato dagli esseri umani per produrre anidride carbonica nell’atmosfera. Anche l’incendio di una foresta immette nell’aria nubi di carbonio.
Foreste e boscaglie occupano ancora il 40% delle terre emerse, ma quest’area si é ridotta di un oltre un terzo e la contrazione continua.

La densa foresta pluviale contiene un quantitativo di carbonio per acro da tre a cinque volte maggiore di un bosco aperto.
Attuamente la deforestazione aggiunge ogni anno all’atmosfera da 1 a 2,5 miliardi miliardi di tonnellate di carbonio. L’acro di foresta pluviale bruciato é povero e, dopo pochi anni o diviene deserto, o diventa terra da pascolo.

E dove c’é terra da pascolo ci sono mucche, e quello che le mucche trattengono nei loro intestini sono quantità strabocchevoli di batteri anaerobici, che disgregano la cellulosa ruminata dalle vacche, e i microbi che digeriscono la cellulosa evacuano metano.
L’umanità possiede 1,2 miliardi di vacche, per non parlare di cammelli, cavalli, pecore e capre.

Tutti insieme eruttano nell’aria circa 73 milioni di tonnellate di metano ogni anno.

Ma non basta, quando ci imbattiamo nel legno morto della foresta pluviale, troviamo un insetto altrettanto pericoloso: le termiti che, ospitando nel loro intestino gli stessi batteri che alloggiano nelle vacche, possono digerire il legno. Se un bulldozer rade al suolo un termitaio, le termiti operaie possono ricostruirlo in qualche ora.

Sempre secondo Mc Kibben, mangiando il legno, le termiti possono evacuare fino a cinque litri di metano al minuto.

Benché le ricerche differiscano sulle termiti, tutti sono concordi sulle risaie; il fango privo di ossigeno sul fondo degli acquitrini ha sempre ospitato i batteri produttori di metano, detto anche gas delle paludi. Sono le stesse pianticelle di riso, fungendo da cannucce, a trasportarlo in superficie.

E poi ci sono i depositi di rifiuti, il cui 30% é “putrescibile”, cioé marcisce e crea metano. Infine una sterminata quantità di metano é racchiusa sotto forma d’idrati nella tundra e nel fango delle piattaforme continentali.

Possiamo ridurre l’uso delle automobili, ma cosa si può fare contro le risaie?
Autore : Redazione