00:00 16 Dicembre 2015

CROLLA il vortice polare per Natale? Quali conseguenze sull’Italia?

Indici teleconnettivi in caduta libera da giovedì 17 in poi. Cosa potrebbe accadere?

Gli indici teleconnettivi riferiti alla forza del vortice polare (AO) e alla distribuzione pressoria tra Islanda ed Azzorre (NAO), al momento decisamente positivi, sono previsti in calo a partire dai prossimi giorni sin sui valori registrati a fine novembre, dunque almeno sino alla neutralità.

Una situazione del genere fa pensare ad un certo rallentamento della corrente a getto, quel fiume d’aria che scorre impetuoso a circa 10km di altezza sulle nostre teste, che innescherebbe serpeggiamenti anche marcati delle correnti in quota con trasporto di masse d’aria fredda in direzione sud.

Dunque saccature cariche di freddo proveranno a spingersi verso il sud del Continente: il punto è cercare di capire DOVE, perché se tutto si traducesse in una discesa d’aria fredda verso le Canarie, poco cambierebbe per noi, anzi il tutto finirebbe ancora di più per sbatterci in faccia l’anticiclone africano con prosecuzione di quanto abbiamo già sperimentato per settimane e settimane.

C’è però la possibilità che la saccatura sfondi più ad est entro fine anno, andando a coinvolgere il Mediterraneo e dunque anche l’Italia e riportando la pioggia in pianura e la neve in montagna.

Ipotesi anche più interessante quella che l’anticiclone si spinga troppo verso nord e che da nord-est scenda dell’aria artica in direzione dell’est europeo in sconfinamento parziale anche lungo il nostro versante adriatico e al sud puntando anche alcune nevicate a bassa quota, per poi puntare su Grecia, Turchia e Medio Oriente.

Ancora più stimolante, ma naturalmente meno probabile, quella che manterrebbe in Atlantico la saccatura per un po’, consentendo all’anticiclone russo di assumere forza e di spedirci aria gelida polare continentale da est, per poi interagire addirittura con l’Atlantico e dispensare maltempo ed anche neve dopo Capodanno.

Tra le tre ipotesi naturalmente se solo si realizzasse la prima, quella più classica e razionale, che prevede il ritorno delle precipitazioni da ovest, già sarebbe un grande successo, quanto alle altre, meglio aspettare anche solo ad esprimere un livello di attendibilità.

Per ora abbiamo solo voluto informarvi della possibilità che il calo degli indici porti qualche potenziale variazione del tempo sul nostro Paese, per le catastrofi, il gelo siberiano, i -15°C con la neve sino a Treviso ma a Conegliano Veneto no…sapete dove rivolgervi:-) 

 

Autore : Alessio Grosso