00:00 18 Ottobre 2007

Cosa succederà dopo l’irruzione fredda?

Atlantico basso? Oppure l'alta pressione riuscirà ancora una volta a spuntarla? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

L’ondata di freddo, attesa sull’Italia da giorni, è ormai alle porte. Oggi sarà probabilmente l’ultima giornata dal sapore tardo-estivo. Da domani (venerdì) le correnti da nord est inizieranno il loro lavoro, demolendo piano piano la mitezza presente da giorni in Italia (quantomeno nelle ore centrali).

Abbiamo già ampiamente discusso sui possibili risvolti fenomenologici che tale colata fredda porterà sul versante adriatico e al sud. La neve potrebbe scendere a quote davvero “interessanti” per la stagione, sotto potenti e fredde raffiche di Tramontana.

Quello che ci preme sviluppare in questa sede sono le prospettive future, ovvero quello che potrebbe accadere dopo l’avvezione fredda sull’Italia.

C’è apprensione per la mancanza di precipitazioni su alcune aree del nostro Paese (Liguria, Piemonte e Toscana, a titolo di esempio). Inutile negare che la situazione prevista per il prossimo fine settimana non dispenserà alcuna precipitazione su queste zone. Si guarda quindi oltre, per cercare un appiglio, una speranza per far cadere acqua dal cielo su queste terre.

Cosa succederà dopo l’irruzione fredda? Per il momento si spera che la “ferita” inferta dalle correnti fredde settentrionali nel Mediterraneo possa fungere da esca per attirare corpi nuvolosi da ovest, tramite il famoso “Atlantico basso”. Le possibilità in teoria ci sarebbero, ma l’alta pressione delle Azzorre risulta al momento troppo gonfia e cercherà di mettere i bastoni tra le ruote a questo progetto.

Insomma, al momento ci sono discrete possibilità per uno sblocco della situazione anche ad ovest dopo la metà della settimana prossima, ma servono conferme.

Naturalmente se l’alta delle Azzorre si gonfiasse in maniera spropositata, i “frutti” delle correnti perturbatrici oceaniche slitterebbero a nord dell’arco alpino e per le nostre regioni settentrionali ci sarebbe poco da fare!

E’ comunque positivo che la situazione a scala europea e mediterranea abbia iniziato a muoversi, scongiurando la stagnazione degli ultimi mesi. Se questa maggiore fluidità dovesse permanere anche in futuro, prima o poi la pioggia potrebbe arrivare per tutti.
Autore : Paolo Bonino