00:00 13 Dicembre 2007

Cosa succede in stratosfera?

In questa rubrica cercheremo invece di tracciare una linea di tendenza sul lungo termine dopo la probabile fase alto pressoria che vivremo dalla fine della seconda decade del mese.

La stratosfera,che fino ad oggi ha visto un vortice polare stratosferico (VPS) girare in maniera indisturbata,sta manifestando alcuni segni di “cedimento”.

Analizzando il grafico Eliassen-Palm Flux, notiamo un trasporto di calore convergente sino ai più alti piani isobarici.

Sul lungo termine le proiezioni indicano la genesi di un upper-warming, con la possibilità che questo vada a favorire la formazione di un anticiclone stratosferico.

Alle quote più basse questo anticiclone potrebbe instaurarsi sul comparto aleutinico provocando un forcing dinamico al Vortice polare(fine dicembre-inizio gennaio) con eventuale ellitticizzazione dello stesso ed in prospettiva bilobazione parziale con due minimi di geopotenziale che occuperebbero il comparto canadese e siberiano.

Dalle vicende troposferiche abbiamo già avuto modo di notare la tendenza ad elevazioni dell’anticiclone oceanico con asse Sud-ovest/Nord-est a causa di una fase ENSO-(nina) e PDO-(pacific decadal oscillation) a favorire un buon input per questo tipo di forcing dinamici.

Dalle rispettive analisi, ricordando che si tratta pur sempre di ipotesi previsionali, è possibile che andremo incontro a nuove irruzioni di aria gelida di estrazione Russo-Siberiana in direzione del comparto europeo.
Autore : Filippo Casciani