00:00 10 Gennaio 2013

Cosa ci aspetta dal 15 al 20 gennaio? E dopo? Ipotesi e probabilità

Un vortice di bassa pressione insisterà su gran parte d'Italia dispensando condizioni di generale maltempo. Giovedì 17 e venerdì 18 migliora al nord ma tra sabato 19 e domenica 20, sempre al nord, è atteso un nuovo peggioramento con possibilità di nevicate anche fino a quote molto basse. A seguire pausa più tranquilla poi tra il 24 e il 25 nuova pulsazione dell'inverno.

 Con il tramonto dell’alta pressione l’inverno si ricompone in un vortice depressionario atteso a partire dal week-end del 13-14 gennaio, il quale calamiterà sull’Italia nubi e precipitazioni per gran parte della prossima settimana.

L’apice della fase instabile, a tratti anche perturbata, verrà toccato tra domenica 13 e mercoledì 16 gennaio, allorquando diversi corpi nuvolosi andranno a confluire entro il gorgo di bassa pressione che sarà centrato sui nostro mari di ponente. 

Ma poniamo l’attenzione su periodo che parte da martedì 15 gennaio: le precipitazioni sono attese ovunque, anche se più insistenti al centro e al sud. Il nord verrà interessato da fenomeni nevosi a tratti fino a quote molto basse, intorno ai 1000 metri su centro e Sardegna, intorno a 1500 metri al sud e in Sicilia. Giovedì 17 e venerdì 18 il settentrione si libera, mentre nubi e precipitazioni seguiteranno a interessare gran parte del centro-sud, pur con tendenza a miglioramento nel corso di venerdì al centro.

 

Sabato 19 nuovo colpo di scena: il vortice si allontana verso la Grecia, l’Atlantico torna a spingere e invia una prima perturbazione: migliora il tempo al sud, peggiora invece al centro-nord con precipitazioni diffuse e nevicate fino a quote basse, a tratti anche fino in pianura al nord-ovest.

A seguire però le correnti più miti dell’oceano si porteranno via quel poco di freddo portato dal vortice e introdurrà una fase di variabilità con temperature in aumento (vedi ultima figura in basso).

L’alta pressione atlantica infatti, tra il 20 e il 23 gennaio, si coricherà sul Mediterraneo andando a spaccare in due il lobo siberiano del vortice polare. Solo dal 24-25 punterà nuovamente verso nord permettendo il ricompattamento del nocciolo freddo russo-siberiano che proverà ad avanzare verso il cuore dell’Europa. Ci riuscirà? Lo sapremo solo nei prossimi aggiornamenti.

Autore : Luca Angelini