00:00 27 Dicembre 2006

Correnti occidentali: unica “scappatoia” all’alta pressione!

Nei primi giorni del nuovo anno l'alta pressione potrebbe concedere qualche passaggio perturbato al nord e su parte del centro. Tuttavia l'inverno "vero" sembra essere ancora lontano.

Inizia nel peggiore dei modi la stagione invernale sull’Italia. Dopo un autunno anonimo, spesso noioso e assente, anche i primi giorni dell’inverno non hanno portato cambiamenti importanti sulla scena italiana.
Per la verità, la stagione invernale ha avuto l’opportunità di farsi notare all’inizio della settimana scorsa con correnti più fredde da nord est, ma l’avidità dell’alta pressione non ha consentito il decollo del freddo, “rispanciandosi” prontamente verso sud ed igoiando ogni velleità perturbata.

Purtroppo siamo già alla fine di dicembre e la situazione non si sblocca: inutile dire che quest’anno il semestre freddo sia partito assai male, con deboli passaggi perturbati, qualche rinfrescatina alternata a continue rimonte dell’alta pressione, che ha sempre presentato al suo interno geopotenziali altissimi.

La pioggia non cade, le nostre montagne languono e gli operatori turistici stanno con le orecchie tese, per cercare di carpire almeno una speranza al “nulla meteo” che ci perseguita ormai da mesi!

Insomma, tutti vogliono sapere una cosa: quest’alta pressione si farà da parte oppure seguiterà ad invalidare il nostro inverno? Beh, si tratta di una domanda abbastanza difficile (perchè nasconderlo?). In effetti alte pressioni come queste sono dure a morire, o meglio quando pensi di averle sconfitte rialzano la testa e ti “fregano”.

L’anomalia pressoria positiva che da mesi aleggia sul Mare Nostrum non è altro che un tappeto d’argento per le continue rimonte della subtropicale. Di conseguenza prima dovrà essere scalzata la suddetta anomalia, poi si potrà sperare di far decollare la stagione invernale.

Fino alla giornata di Capodanno non cambierà proprio niente. L’alta pressione invecchierà, si indebolirà un pochino, verrà scalzata dall’Europa, tutti segnali positivi, che tuttavia non troveranno ancora riscontro in area mediterranea.

L’anticiclone, difatti, verrà in parte rimosso dall’Europa centro-occidentale, ma resterà arroccato nel Mediterraneo. Qui il punto cruciale di tutta la storia! Se sarà relativamente facile scalzare l’anticiclone dall’Europa, così non sarà per il Bacino del Mediterraneo, spesso sede di alte pressioni dinamiche a geopotenziali altissimi.

Qualche speranza in più viene vista dalle nostre analisi per i primi giorni del nuovo anno. Correnti occidentali abbastanza veloci, che faranno capo ad una vasta depressione sull’Europa nord occidentale, tenteranno in parte di erodere il tessuto anticiclonico sull’Italia.

Di conseguenza avremo dei passaggi veloci di perturbazioni, con qualche effetto al nord e al centro. In questo frangente sarà possibile avere qualche precipitazione nevosa in montagna, ma non aspettiamoci il “grande evento risolutore”.

Il dubbio, al momento, riguarda il seguito della storia: tali correnti riusciranno a fare breccia in maniera definitiva sull’Italia oppure dopo il passaggio di un debole fronte avremo una nuova rimonta dell’alta pressione? Su questo ultimo punto preferiamo lasciare la parole al fantameteo di oggi, il quale cercherà di districare la matassa per giungere ad una soluzione.
Per il momento prendiamo atto di un debole cedimento dell’anticiclone nei primi giorni dell’anno che potrebbe portare qualche nevicata sulle Alpi, poi si vedrà.
Autore : Paolo Bonino