00:00 16 Dicembre 2014

Corrente a getto guastafeste dell’inverno, ma…

Attenzione alla fine dell'anno...

Per Natale il fiume d’aria che scorre al di sopra delle nostre teste a 10km di altezza ha intenzione di portarsi dietro l’oceano Atlantico, con tanto di anticiclone delle Azzorre alle nostre latitudini e con molte perturbazioni procedendo verso il nord Europa.

Dunque tra martedì 23 e giovedì 25 il sole potrebbe trionfare su gran parte della Penisola, sempre che la presenza di nebbie o di strati bassi non ce ne privino.

Il tutto in un contesto relativamente mite su coste e alture, con un po’ di freddo umido al nord e su diverse zone interne del centro.

Al nord però, proprio per il giorno di Natale, è previsto un certo cedimento della struttura anticiclonica, soprattutto in quota con passaggi nuvolosi sulle Alpi e arrivo di nubi basse in Liguria.

Sarà il prodromo di un peggioramento che potrebbe intervenire nei giorni successivi, quando la corrente a getto dovrebbe sensibilmente ondulare, favorendo l’inserimento di nuove figure perturbate o comunque depressionarie in sede mediterranea.

Insomma il dominio dell’anticiclone risulterà molto modesto e il vero dominatore dovrebbe risultare ancora una volta la corrente occidentale con i suoi serpeggiamenti, in grado certamente di portare delle piogge e delle nevicate in quota, ma non il freddo dell’inverno.

Stamane abbiamo evidenziato anche la possibilità di una frenata più brusca della corrente a getto e di un certo scompattamento del vortice polare, ipotesi sposata dal run parallelo del modello americano per domenica 28, così come riportato qui:
https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/anche-oggi-c-qualcuno-che-vede-l-inverno-vicino/48352/
In realtà questa soluzione invernale, così repentina, non convince troppo: per fermare un fiume d’aria e invertire la rotta stagionale, serve che tutti i modelli la fiutino e la rilevino, non solo una corsa isolata di un poter autorevole centro di calcolo. Occhio poi alla stratosfera, il suo monitoraggio d’ora in poi sarà importantissimo per capire cosa potrebbe attenderci a gennaio.

 

Autore : Alessio Grosso