00:00 11 Giugno 2004

Consorzio Venezia Nuova puntualizza: “quello che si dovrebbe sapere sul MOSE”

Risposta alle considerazioni del cittadino veneziano circa il progetto Mose.

Il cittadino veneziano che parla del Mose per la difesa di Venezia dalle acque alte non è ben informato. Le dighe mobili (il Mose) non lasciano indifesa la città fino a 110 cm. Anzi, esse possono essere alzate per fronteggiare qualunque livello di marea, poiché non hanno, in questo senso, nessun limite funzionale.

I 110 cm sono soltanto il livello concordato fra più istituzioni, fra le altre anche il Comune di Venezia, che hanno deciso che si poteva procedere fino a quel limite col rialzo di fondamenta, rive dei rii del centro storico e calli, limitando così il numero delle chiusure dei varchi tra mare e laguna.

Il Mose è una soluzione studiata e scelta, dopo il confronto con altre numerosissime proposte, sulla base di studi, sperimentazioni, verifiche. Il progetto è stato valutato positivamente da tutti gli organi tecnici competenti.

Nella lettera del cittadino veneziano invece vengono riproposte soluzioni più e più volte prese in considerazione e scartate perché dannose, queste sì in modo irreversibile, per la qualità delle acque e per la morfologia lagunare, poiché modificano il ricambio fra mare e laguna. Contemporaneamente nella lettera si ammette che queste soluzioni sarebbero anche del tutto insufficienti perché efficaci solo a ridurre la marea di 20 cm quando essa è rapida.

E cosa succederebbe quando la marea fosse lenta e raggiungesse, com’è avvenuto nel 1966, i 194 cm, o come nel 2000, i 147 cm? Venezia continuerebbe ad essere esposta a un rischio inaccettabile.

L’interesse collettivo, e non solo dei veneziani, ma degli italiani e di tutto il mondo, è di salvaguardare Venezia, patrimonio dell’umanità secondo l’Unesco, dal disagio delle acque alte più frequenti e di metterla al sicuro dagli eventi eccezionali che possono comprometterne per sempre la sopravvivenza.

La discussione su un tema tanto complesso è molto rilevante proprio per l’eccezionalità del problema.

Per informazioni più dettagliate si può consultare il sito del Magistrato alle Acque di Venezia, www.salve.it. Alle domande inoltrate al sito potranno anche rispondere tecnici ed esperti. Vi sono tantissimi aspetti che vale la pena di chiarire.
Autore : Consorzio Venezia Nuova