00:00 22 Gennaio 2013

Conferme: dopo il 4-5 febbraio l’inverno rialzerà la voce

Tre pulsazioni successive dell'alta pressione atlantica andranno sempre più a minare l'intimità del vortice polare costringendolo ad una rocambolesca ritirata verso l'Europa, soprattutto nella seconda decade di febbraio.

 Avevamo visto lungo qui meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/A-febbraio-arrivera-un-po-d-inverno-vero-/40191/ quando, oltre ad aver ammonito sul fatto di non dare per spacciato l’inverno, avevamo aggiunto che "Pare poi possibile, ma si tratta naturalmente di una manovra tutt’altro che scontata, che l’anticiclone delle Azzorre, meglio noto agli esperti quale "wave 2", tenderà ad approfittare del progressivo rallentamento del Getto Polare per risalire la china e svilupparsi lungo i meridiani atlantici.

Potrebbe raggiungere agevolmente la calotta polare e prelevarvi quel gelo che resta per fare della seconda decade del mese un periodo di vero inverno per l’Europa e magari anche per l’Italia. Impossibile bissare il clamoroso periodo gelido del 2012? E chi l’ha detto? Se stessimo ad analizzare solo e soltanto quanto accade in stratosfera (vedi ad esempio l’andamento dell’indice NAM in figura) potremmo fare anche di meglio (o di peggio a seconda dei gusti)".

A detta degli ultimissi aggiornamenti d’ensemble elaborati dal modello americano, metodo che saggia l’andamento più probabile di un determinato numero di scenari a lunga scadenza, tutto si conferma e anzi, forse, raddoppia.

Dopo essersi coricata sull’Europa nei primissimi giorni del nuovo mese, con tanto di parentesi mite per l’Italia (ma fase nebbiosa e fredda in pianura al nord) tra il 30-31 gennaio e il 3-4 febbraio, l’alta pressione atlantica, meglio nota come alta delle Azzorre, inizierà a svilupparsi lungo i meridiani e, in tre puslazioni successive, andrà a creare scompiglio tra le fila del vortice polare.

Tre attacchi successivi in nome dell’inverno severo su buona parte dell’Europa, la prima tra il 2 e il 3 febbraio che però finirà in un nulla di fatto poichè andrà a coricare il suo asse sull’Europa occidentale, e infatti sll’Italia la parentesi mite non subirà disturbi.

La seconda, più mirata e verticale, metterà in moto il primo pacchetto di aria fredda via Scandinavia che raggiungerà l’Italia tra il 4 e il 5 febbraio, proponendo un geneale raffreddamento, anche associato a qualche nevicata a quote basse. Saremo però ancora nella normalità dell’inverno.

La terza darà il colpo di grazia al vortice polare, scansandolo dalla sua sede e costringendolo a sbilanciarsi in pieno verso l’Europa. Nel caso la terza ipotesi andasse in porto, si realizzerebbe senz’altro una vera salita in cattedra dell’inverno, un inverno stavolta severo per gran parte del Continente e, a modo suo, probabilmente anche sull’Italia. 

Autore : Luca Angelini