00:00 30 Gennaio 2016

CONFERMATO il passaggio perturbato sull’Italia nel primo weekend di febbraio

FOCUS sul MALTEMPO previsto in Italia ed in Europa entro la prossima settimana.

In questo articolo commenteremo in modo dettagliato quelli che saranno gli step che dovrebbero/potrebbero portare alla realizzazione di un’importante passaggio perturbato diretto al nostro Paese entro il primo weekend di febbraio.

Di cosa stiamo parlando nel dettaglio?

Di un affondo ciclonico provocato da una massa d’aria piuttosto instabile di origine polare-marittima; quest’ultima sarà costretta a penetrare sul Mediterraneo, sfruttando il ritiro graduale dell’alta pressione che si verificherà già con l’inizio del nuovo mese. Prima di tutto questo, una perturbazione cosìddetta "apripista", interverrà sull’Europa tra mercoledì 3 e giovedì 4 febbraio, trascinando anche sul nostro Paese, un corpo nuvoloso piuttosto veloce. Rappresenta questo un passaggio chiave che ci consente di comprendere almeno in parte, la facilità con la quale il corpo nuvoloso successivo, generato da un apparato depressionario ben più intenso, farebbe breccia sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo. 

Alla base di questo importante affondo perturbato, un ribasso del famigerato Fronte Polare, conseguente ad una modesta attività d’onda a carico della sola "Wave 1", cioè l’onda planetaria che risiede sull’oceano Pacifico, cui verrà affidato l’arduo compito di "schiacciare" verso l’Europa le vorticità portate dalle masse masse d’aria fredda all’interno del Vortice Polare.

Ne scaturirebbe la formazione di un’importante saccatura a cavallo tra l’oceano Atlantico e l’Europa occidentale, già nella giornata di sabato 6 febbraio. L’evoluzione successiva rivolta a domenica 7, vedrebbe l’Europa centrale ed occidentale interessata da un vasto corpo nuvoloso ricolmo d’aria fredda di origine polare-marittima. L’Italia verrebbe dapprima interessata da una ventilazione umida e mite di provenienza mediterranea; quest’ultima accumulerebbe nubi e precipitazioni soprattutto lungo i versanti tirrenici del nostro Paese, con un picco massimo di precipitazioni attualmente stimato sulle regioni settentrionali. Da valutare la quota delle nevicate al nord-ovest che potrebbe risultare localmente molto bassa. 

Con l’arrivo di lunedì 8 e martedì 9, il transito del fronte freddo accumulerebbe nubi e precipitazioni sulle regioni centro-meridionali, mentre al settentrione interverrebbe un miglioramento del tempo con una rotazione del vento dai quadranti settentrionali ed un calo abbastanza sensibile della temperatura segnatamente alle quote superiori. 

Sarà questo l’unico affondo perturbato di origine nord-atlantica? 

In un periodo di delicata transizione stagionale, nel quale nuovi warming in stratosfera destabilizzano nuovamente la struttura del Vortice Polare Troposferico, potrebbero manifestarsi in più di un’occasione, importanti complicazioni depressionarie portate dalle masse d’aria artiche o polari, mentre al momento appare ridotta la possibilità d’avere raffreddamenti termici portati da masse d’aria di origine continentale. L’ultima "spazzolata" di venti occidentali ha infatti irrimediabilmente compromesso il quadro termico generale sull’Europa dell’est e la Russia occidentale, mentre al contrario resterrà ancora alta la possibilità di incorrere in nuove fasi instabili portate dall’aria fredda nord atlantica oppure nord europea.

Seguite gli aggiornamenti. 

 

 

 

 

 




Autore : William Demasi