00:00 9 Aprile 2016

CONFERMATA la nuova impennata termica al centro-sud ma anche l’instabilità al settentrione

In queste ultime ore una massa d'aria più fredda di origine settentrionale oceanica, determina un raffreddamento della temperatura su tutto il nostro Paese ma per alcune delle nostre regioni (quelle meridionali) tutto ciò avrà vita breve. Infatti dalla prossima settimana ritorneranno alla ribalta le correnti assai più calde di origine subtropicale-africana ma non dappertutto. Vediamo nel dettaglio.

Aria fresca ed instabile oceanica, affluisce proprio in queste ore sul bacino centrale del Mediterraneo; lo fa attraverso un forte ribasso della corrente a getto polare proprio in corrispondenza dei settori centrali europei, evento che favorisce pertanto un calo della temperatura dopo i valori sopramedia delle giornate scorse. Trattasi però di un raffreddamento effimero ed estemporaneo, destinato già nel giro di pochi giorni, ad essere sopraffatto da una nuova circolazione di stampo subtropicale che trasporterà con sè, valori termici di tutto rispetto.

A scatenarla, l’ennesima circolazione di BASSA pressione arroccata col proprio perno ai settori occidentali europei (Penisola Iberica), favorendo in tal modo un nuovo rialzo delle fasce anticicloniche subtropicali sui settori meridionali del Mediterraneo già entro l’inizio della prossima settimana. Inizialmente a risentirne saranno soprattutto le regioni centrali e meridionali del nostro Paese che sperimenteranno una nuova risalita delle temperature sino a valori di grande mitezza. Diverso il discorso per gli abitanti delle regioni del nord, dove anzi tra mercoledì 13 e giovedì 14 aprile, ci attendiamo il passaggio di un sistema frontale apportatore di nuovi rovesci e temporali con clima fresco e ventilato. 

Nel periodo successivo e volgendo pertanto il nostro sguardo alla seconda metà del mese, il cuneo anticiclonico di stampo africano potrebbe fare sul serio; soprattutto nella previsione del modello europeo, emerge infatti una reiterata e profonda CRISI della corrente a getto, viaggerebbe di pari passo con l’inasprimento di una configurazione di "blocking" sull’Europa e sul Mediterraneo. Ne deriverebbe l’innalzamento di un’onda di calore africana che sui settori centrali ed orientali del Mediterraneo, porterebbe valori termici assai simili all’estate. Parte di questo calore riuscirebbe infine a raggiungere i settori meridionali d’Europa, Francia meridionale, settentrione italiano, parte della Mitteleurope ed infine la Penisola Balcanica.

Volgendo un ultimo sguardo al territorio italiano, entro il termine della seconda decade, vengono stimati valori termici sino a +20°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) su Sicilia e su Sardegna, in pratica piena estate! 

Evoluzione ancora da confermare. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi