00:00 8 Aprile 2011

COMETE: fascino o terrore?

Sono tra gli oggetti cosmici più monitorati.

Nella periferia piú esterna del Sistema Solare, oltre l’orbita dei pianeti esterni: Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, si trova una zona popolata da corpi celesti dalle dimensioni che variano da alcune decine di metri ad alcuni chilometri, costituiti essenzialmente da ghiaccio e roccia: sono i famosi nuclei cometari.

A circa 3.000 unita’ astronomiche dal Sole (un’ unita’ astronomica o U.A. e’ l’unita’ di misura pari alla distanza Terra/Sole, ovvero 150.000.000 Km) vi e’ la fascia di Kuiper.
 
Si tratta di una nube a forma di "ciambella" popolata da molte comete periodiche, ovvero le comete che hanno un periodo orbitale relativamente breve, tra le quali la famosissima cometa di Halley con un periodo orbitale di circa 76 anni. Oltre la fascia di Kuiper, tra le 20.000 e le 100.000 U.A., pari circa 1/3 della distanza che ci separa dalla stella piu’vicina (Proxima Centauri), il Sistema Solare e’ avvolto da una nube di forma pressoche’ sferica.

La nube esterna o Nube di Oort, e’ costituita da nuclei cometari nati durante le prime fasi di formazione del Sistema Solare; si tratta di un serbatoio di molte comete e lungo periodo orbitale. Il nucleo cometario, nella Nube, e’ un corpo inerte, costituito da un "impasto" o agglomerato di ghiaccio, sabbia, roccia ed alcuni gas.

Il Sistema Solare, situato in un braccio della Via Lattea e’ soggetto, durante la sua rivoluzione, ad alcune perturbazioni, causate sia dalla forza gravitazionale dello stesso nucleo galattico o dal "passaggio ravvicinato" di una stella.

E’ nota un’ oscillazione del Sistema solare sul piano galattico la cui lunghezza d’onda viene percorsa in circa 30 milioni di anni; ed e’ proprio tale oscillazione la causa delle anomalie gravitazionali nella Nube di Oort. Alcuni nuclei cometari, come impazziti, "precipitano" verso le zone piu’ interne del Sistema Solare catturati dalla gravita’ solare sino a lambire le orbite dei pianeti interni.

Le comete, giunte ad una distanza di circa 4 U.A. dalla Terra, si "accendono". Investiti dalla radiazione solare, gli strati prossimi alla superficie del nucleo cometario sublimano, dando origine a veri e propri geyser di vapore acqueo e gas. Giunte a poche decine di milioni di chilometri dal Sole, le comete mostrano la loro strepitosa veste ed il nucleo, colpito dai raggi solari, e’ ormai avvolto in una densa coltre di vapore e gas che costituiscono la "chioma" la quale si estende attorno al nucleo per decine di migliaia di chilometri.

Ma l’elemento che caratterizza le comete e’ la "coda" o per meglio dire le code. Costituita anch’essa da gas e polveri, la coda puo’ raggiungere la lunghezza di milioni di chilometri e puo’ avere una coda compagna. La coda piu’ visibile e’ la coda di polveri, illuminata direttamente dai raggi solar; si estende nella direzione del moto della cometa spesso incurvandosi sotto la poderosa azione del vento solare. La seconda, visibile per lo piu’ nelle riprese fotografiche, e’ una coda molto piu’ sottile ed evanescente. Di colore azzurro, la coda secondaria e’ costituita da gas ionizzato dalla radiazione solare e si sviluppa sempre nella direzione opposta al Sole.

Le comete sono tra gli oggetti astronomici piu’studiati e monitorati in assoluto. Ritenute tra le responsabili delle grandi estinzioni di massa avvenute nel passato sulla Terra, le comete sono tra i pochi corpi celesti capaci, dopo la formazione del Sistema Solare, di aver portato l’acqua e forse i primi elementi per lo sviluppo della vita sulle nostre primordiali terre infuocate.

Portatrici di pestilenze e carestie per la buia civilta’ medievale, le comete sono oggi tra gli oggetti astronomici piu’ affascinanti del cielo. Possiamo definirle palle di neve erranti, misteriose spose dal candido velo o seplici "spore cosmiche".

Autore : Luca Savorani, adattamento Alessio Grosso