L'Europa risente di una mancanza oseremo dire "cronica" delle correnti instabili di origine oceanica; la partita dell'atmosfera continua pertanto a svolgersi lungo i binari di una circolazione meridiana. Mancando l'influenza portata dalle correnti occidentali, il tempo acquista caratteristiche di maggior ripetitività, cerchi schemi atmosferici diventano persistenti, portando come conseguenza, l'inasprimento di alcune particolari condizioni atmosferiche quali un deficit o un surplus persistente della pioggia in alcuni specifici settori, così come un profilo termico ostinatamente superiore/inferiore alla norma.
Quindi le ripercussioni di questa circolazione si fanno vedere proprio in quella che è la
distribuzione delle anomalie atmosferiche sul vecchio continente.
La presenza di figure anticicloniche collocate in posizione anomala alle alte latitudini, ha determinato l'instaurarsi di una circolazione di venti settentrionali che hanno tenuto impegnati i settori est Europei e la Russia, laddove infatti ritroviamo un profilo termico inferiore alla norma. Scarti leggermente positivi su Balcani, Italia, Francia e Penisola Iberica, laddove abbiamo avuto a che fare con sinottiche di tipo meridionale che hanno veicolato masse d'aria più tiepide.
Conclusioni importanti possono essere dedotte anche dalle anomalie positive/negative delle precipitazioni; la seconda settimana di maggio infatti è stata caratterizzata da una generale scarsità di pioggia che ha coinvolto diversi paesi. I valori risultano in media soltanto su alcuni limitati settori dell'Italia centrale e settentrionale, sulla Francia, le località poste a nord delle Alpi ed il Portogallo. come era logico aspettarsi, flussi di correnti settentrionali hanno determinato importanti deficit negativi di precipitazione sui Paesi Baltici e sulla Penisola Scandinava.