00:00 14 Novembre 2013

Clima: il 2013 tra i 10 anni più caldi del secolo

Il riscaldamento globale picchia ancora duro e il 2013 ha fatto segnare altri record di temperatura. Da segnalare anche prolungati periodi siccitosi nell'Africa centrale, in Brasile e in Nuova Zelanda e fenomeni estremi, come il recente tifone Haiyan che ha devastato le Filippine.

 Gennaio-settembre: ecco il periodo incrinimato, quello che, a scanso di improbabili grossi cambiamenti degli ultimi 45 giorni dell’anno, farà risaltare il 2013 come uno dei dieci anni più caldi dall’inizio delle rilevazioni, ovvero dal 1850 (eravamo ai picchi della Piccola Era Glaciale). La temperatura globale è stata di 0,48°C più alta rispetto alla media dello stesso periodo nel trentennio 1960-1990. Il caldo anomalo ha picchiato duro in modo particolare in Australia.

La temperatura più elevata di ben 49,6°C, registrata il 7 gennaio, spetta però al Giappone, ed esattamente a Moomba, una località del Sud del Paese. Durante la scorsa estate picchi di caldo eccezionale sono stati segnalati anche in Sud Africa, in Ghana, in Pakistan e in Austria, con 40,5°C ad agosto nella località di Altenburg. 

A certificare che il Pianeta continua a far registrare valori superiori alla media è la World Meteorological Organization, che ha diffuso un’analisi basata sui dati rilevati nei primi nove mesi dell’anno. La WMO cita inoltre alcuni dei fenomeni estremi occorsi: pesanti periodi di siccità avvenuti in Angola, Brasile e Nuova Zelanda, ma anche le inondazioni anomale nel Queensland, in Australia, oltre alla piena record del Danubio all’inizio di giugno e, infine al tifone Haiyan, uno dei più intensi che abbiano mai colpito le Filippine.

Sempre secondo la WMO, i cambiamenti in corso proseguiranno e gli effetti si sentiranno molto a lungo, per via dell‘inerzia termica degli oceani, la quale potrebbe manterere superiori alla norma le temperature ancora per decenni, pur in condizioni di attività solare ai minimi termini.

Autore : Luca Angelini