00:00 10 Luglio 2009

Clima: con la CO2 hanno ingannato anche i Grandi della Terra

I buoni propositi scaturiti ai lavori del G8 in corso a L'Aquila hanno concentrato l'attenzione su anidride carbonica e gradi Celsius. Nessuno ha però pensato ai veleni della combustione e alla salute della gente.

Il sole accecante del global warming ha abbagliato anche i Grandi della Terra, riuniti in questi giorni a L’Aquila per dirimere i problemi del Pianeta. Tra questi è stata inserita anche la voce “clima”. Inevitabilmente il fantomatico problema del nuovo millennio è stato affrontato con una poco encomiabile superficialità che ha di fatto collegato in presa diretta l’emissione di anidride carbonica con l’aumento delle temperature.

Come dire, se io mi chiudo in un box con il motore acceso è la CO2 che mi uccide e non gli altri veleni della combustione. E infatti risulta sconcertante che tutti quanti abbiano focalizzato l’attenzione sui 2°C, sul 2050 piuttosto che il 2020 ma che nessuno abbia proposto di limitare tutte le altre fonti emissive velenose onde ridurre il tasso di mortalità per tumore al polmone di almeno il 2-4-10-30 per cento.

E’ stata commessa anche una seconda leggerezza, quella che dà per scontato che l’anidride carbonica in gioco nell’atmosfera derivi esclusivamente da fonti antropiche e sia dunque gestibile a piacimento dall’Uomo. Peccato che proprio da qui nasce subito una insanabile contraddizione: se questa gestione arbitraria della CO2 potesse veramente guidare in un senso o nell’altro il nostro clima, perchè tutta questa difficoltà a venirne a capo da parte dell’Uomo stesso?

Il risultato appare scontato laddove riesca a filtrare anche un solo spiraglio di verità, quella che rende evidente all’atto pratico il fatto che l’Uomo non sia ancora riuscito a soppesare se e quanto le emissioni antropiche possano incidere sull’immensità della diluizione atmosferica planetaria. Basterebbe difatti che un vulcano qualsiasi, mettiamo l’Etna, accendesse i motori con una delle sue consuete fasi eruttive e tutta la CO2 d’Italia verrebbe emessa in doppia, tripla, quadrupla portata.

Ebbene, come potete vedere e come vi abbiamo più volte proposto per mezzo dei numeri sulle pagine del nostro giornale, nonostante sussistano tutti i dubbi del caso, qualcuno è riuscito a irretire anche i Leader dei Paesi maggiormente industrializzati con un’arma a doppio taglio, quella delle false certezze. E se queste non-certezze servissero almeno a salvare una sola vita umana potremmo anche soprassedere ma se si parla solo di decimi di grado centigrado quale problema improrogabile di un Pianeta che prima dell’Uomo ne ha già viste di tutti i colori, allora converrete che qualcosa non quadra.

Che queste certezze siano false ve dimostriamo quasi quotidianamente su queste pagine inoltre il fatto stesso che anche agli addetti all’IPCC, ente cui è stata affidata la ricerca climatica, i conti sui bilanci radiativi che passino attraverso la CO2 non tornino generando infatti dei dubbi, ne è una ulteriore dimostrazione. Come dire: se ho un dubbio non posso avere contemporaneamente una certezza.

Ma c’è qualcosa di più subdolo e, se vogliamo, anche più grave e inquietante e infatti noi ci domandiamo: se coloro i quali hanno messo in piedi questo enorme castello di non certezze sono riusciti a coinvolgere e convincere anche i Grandi del Pianeta e tutto l’indotto che ruota attorno ad essi, quale potere detengono e soprattutto, dove vogliono arrivare?
Autore : Luca Angelini