00:00 6 Novembre 2003

Chi si impadronirà dell’Italia nei prossimi giorni?

L'anticiclone scandinavo continuerà per qualche giorno a comandare i giochi, portando all'arrivo di una goccia fredda sull'Italia; in seguito una seconda e più intensa discesa di aria fredda dall'artico potrebbe deviare verso il Mar Nero, ma l'ipotesi dovrà essere verificata con frequenza.

La circolazione atmosferica alle alte quote sull’Europa e l’Atlantico è comandata in questi giorni da un’ampia ondulazione della corrente a getto polare, che disegna una profonda saccatura (una lingua di bassa pressione) sull’Oceano, mentre sul nostro Continente alimenta un vasto e robusto anticiclone dinamico con massimo sulla Scandinavia, in graduale ulteriore rafforzamento.

Sarà proprio questa figura di alta pressione a decidere dove, come e quando far transitare le perturbazioni sull’Italia e l’Europa meridionale.

Difatti il grande anticiclone sta cercando in tutti i modi di pompare aria mite ed umida dalle Canarie e dal Portogallo verso le Isole Britanniche e l’Islanda; di contro sul suo fianco orientale sospinge aria fredda (specialmente in quota) dalla Russia verso sud-est, con obiettivo ultimo proprio l’Italia.

Già nella giornata di oggi la nostra Penisola comincerà ad essere interessata da una “goccia fredda” (una piccola depressione chiusa alle alte quote) in arrivo proprio dall’Europa orientale, in grado di portare aria sempre più instabile a partire dalle regioni adriatiche; sui nostri mari il piccolo ciclone troverà una nicchia che gli offrirà molto carburante per sopravvivere, pertanto è presumibile che almeno una sua parte si stabilirà sullo Stivale per qualche giorno.

D’altra parte più ad ovest, sulla Spagna ed il Portogallo, sono presenti correnti di segno opposto (quei venti miti descritti precedentemente), pertanto un ulteriore spostamento della goccia fredda verso ovest la porterebbe ad essere rapidamente riassorbita dalle depressioni atlantiche, causandone un graduale colmamento.

Al contrario la depressione continuerà a ruotare su sé stessa sul Mediterraneo centrale, andando a rappresentare una sorta di “spina nel fianco” dell’anticiclone, che dovrà in qualche modo assestare la sua posizione in funzione della presenza della goccia fredda sul suo bordo meridionale; questo assestamento però potrebbe portare ad un aumento repentino della pressione sulla Romania e la Grecia, che rischierebbe di deviare la seconda e più intensa discesa fredda (quella di cui parliamo da qualche giorno), prevista per lunedì o martedì, verso il Mar Nero e la Turchia.

A questo punto tutta la struttura anticiclonica porterebbe il suo centro motore dalla Scandinavia verso sud-sudest, fin sulla Boemia, provocando una rotazione dei venti sull’Italia, e l’arrivo di correnti più miti ed umide dal Mediterraneo meridionale.

Stiamo comunque ancora parlando di ipotesi a lungo termine, che per adesso non possono essere confermate a pieno (anzi hanno una probabilità di verificarsi inferiore al 50%); la presenza di una goccia fredda così piccola ma energica, porta infatti difficoltà enormi nella previsione del tempo che farà nel dettaglio a più di 3-4 giorni, in quanto si tratta di una struttura di area limitata (ed i modelli matematici hanno difficoltà a descriverla) ma molto robusta (i fenomeni che può generare possono quindi essere improvvisi quanto brevi).
Per ulteriori conferme o novità nella previsione per i prossimi giorni, vi rimandiamo comunque agli altri articoli della giornata.
Autore : Lorenzo Catania