00:00 19 Luglio 2017

Chi è il piromane? Il vicino di casa insospettabile? Non proprio

Il profilo del piromane.

Vento e scarsità di pioggia, vegetazione secca o inaridita? Ecco il terreno fertile per i piromani, che vivacizzano una giornata altrimenti noiosa scatenando un "bell’incendio" con conseguenze spesso molto gravi sia per il patrimonio boschivo che per la popolazione.

Non è così facile invece catalogare un piromane. Allora chi è costui? Secondo gli esperti dell’FBI è possibile tracciare un identikit psicologico, comportamentale e sociale del piromane:
è in genere un maschio di 30-40 anni, single.
-vive preferibilmente in campagna
ha un basso livello intellettivo
-ha una bassa scolarità
-spesso ma non sempre abusa di alcolici
ha tratti antisociali, cioè non prova alcun rimorso per ciò che fa
-ha manifestato una ribellione adolescenziale perchè ogni proibizione stimola il desiderio.
e’ educato ma riservato, garbato ma di poche parole

Costui ha sempre manifestato fin dalla pubertà un interesse patologico per il fuoco, rubando accendini e fiammiferi e dando fuoco a piccoli oggetti. Essendo mosso da un forte stato di tensione emotiva agisce inizialmente vicino casa, poi allarga gradualmente il suo raggio di azione.

Agisce prevalentemente d’estate ma anche nei periodi secchi invernali caratterizzati da vento forte di Tramontana o Maestrale. Altre informazioni possono essere di ulteriore aiuto:
-il piromane è un solitario, agisce sempre da solo
-il piromane è un ossessivo, agisce con ritualità –
il piromane è un perdente, che ha rivalse di potere
-il piromane è un frustrato, incapace di relazioni sociali
-il piromane è un depresso e abusa di psicofarmaci o alcool.

Essendo una patologia, la piromania si esprime mettendo in atto un comportamento ricorrente, in cui si appiccano intenzionalmente degli incendi, provando eccitazione prima e grande gratificazione dopo. Avendo una base esclusivamente mentale e psicologica, la piromania non comprende l’appiccare il fuoco per motivi razionali e materiali quali il lucro, il terrorismo politico, la vendetta, il delirio e le allucinazioni (qui si presuppone una psicosi delirante e schizofrenica) e nemmeno per coprire un altro delitto.

I profili degli incendiari sono diversi:
1 INCENDIARIO PER VANDALISMO in questo caso non si agisce da soli ma in gruppo che ha un’età media di 16 anni, da soli non ne avrebbero il coraggio, lo fanno per noia o divertimento, classe sociale piuttosto bassa, vivono vicino al luogo dell’incendio.

2 INCENDIARIO PER ECCITAZIONE soggetti che cercano il brivido, l’attenzione e il riconoscimento sociale; dopo aver appiccato il fuoco si mescolano ai soccorritori, agiscono da soli, classe sociale bassa, con scarsi o assenti precedenti penali.

3 INCENDIARIO PER VENDETTA vengono commessi soprattutto da donne come risarcimento personale, istruzione buona ma bassa classe sociale, si servono di inneschi, poi abbandonano la scena e cercano un alibi, fanno uso di alcool ma anche no, prima di compiere il gesto.

4 INCENDIARIO PER ALTRO CRIMINE Appiccano il fuoco per nascondere prove o sviare le indagini, vivono lontano dalla scena del fuoco.

5 INCENDIARIO PER PROFITTO agisce cercando un guadagno personale, spesso ha un mandante, agisce la sera tardi o il mattino presto, spesso come innesco usa esplosivi, studia con cura il modus operandi, ha precedenti penali.

Autore : Report di Alessio Grosso, Corpo Forestale dello Stato